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Cronaca

Saman Abbas, padre in manette: si aspetta estradizione

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Cristiano

Svolta nella vicenda di Saman Abbas: secondo quanto riporta il programma ‘Quarto Grado’ il padre è stato arrestato in Pakistan. Ora si aspetta l’estradizione 

Saman Abbas (screenshot video YouTube)

Ci può essere davvero la svolta che riguarda il caso di Saman Abbas. Ovvero la ragazza, di origine pakistana, scomparsa dal nulla tra il 30 aprile ed il 1 maggio dello scorso anno. A quanto pare si presume che sia stata uccisa. Nel frattempo per il padre, Shabbar Abbas, sono scattate le manette. E’ successo in Pakistan per una froda a un connazionale dal valore di 20mila dollari.

A lanciare la notizia è stato il programma di Rete 4, ‘Quarto Grado‘. Esattamente qualche giorno fa il Pakistan ha emesso un ordine di cattura nazionale nei confronti dei genitori della ragazza. A farlo sapere Maria José Falcicchia, direttrice dell’Interpol. Il padre e la madre di Saman, dopo la sparizione della stessa, erano tornati in patria. Non solo: sono stati considerati latitanti dopo che in manette ci era finito lo zio, Danish Hasnain. Quest’ultimo considerato l’esecutore del delitto. Come i cugini Ikram Ijaz e Nomahulaq Nomanhulaq (si trovano nel carcere di Reggio Emilia).

Saman Abbas, si aspetta estradizione

Saman Abbas (screenshot video YouTube)A quanto pare la polizia italiana avrebbe inoltrato la richiesta di indagare al caso della morte in Italia di Saman. Fonti locali del Pakistan, però, fanno sapere che nessuna richiesta formale è stata inoltrata dal nostro Paese. Per il momento si procede solamente per “frode”. Nel caso in cui ci dovessero essere passi ufficiali da parte dell’Italia allora l’uomo potrà essere interrogato ed accusato per la morte della figlia.

Ricordiamo che, poco dopo un mese dalla sparizione della ragazza, il padre confessò il delitto durante una telefonata ad un parente. Queste furono le sue parole: “Ho ucciso mia figlia“. Rilasciate, tra l’altro, quando l’uomo era scappato in Pakistan. Il nastro della registrazione è agli atti del processo inizierà a febbraio del prossimo anno. A carico dei familiari.

L’unica ad essere latitante, in questo momento, è la madre della 19enne. Nel frattempo si aspetta l’estradizione da parte dell’Italia. Basti pensare che proprio pochi giorni fa, i vertici dell’Interpol italiana, avevano emanato la nota di arresto nazionale da parte del Pakistan. Oltre a quello già internazionale da parte dei servizi di cooperazione e polizia.

 

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