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Cronaca
Canone Rai, il Ministro Giorgetti: “Resta nella bolletta”
Published by
Argia Renda
2 anni ago
L’imposta del canone Rai sembra almeno per il momento essere destinata a rimanere nella bolletta: ecco le parole del Ministro Giorgetti.
“Le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate” sono queste le parole del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Sembra quindi da escludersi, almeno per il momento, la decisione di escludere il pagamento del canone dalla bolletta della luce, cosi come richiesto da parte dei sindacati dei dipendenti Rai, ovvero: Usigrai, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil che hanno fatto questa particolare richiesta per evitare: “Un impatto dirompente sul futuro stesso della Rai”.
Eppure, ad unirsi al coro che vorrebbe l’eliminazione di questa imposta ulteriore sulle spalle degli italiani, ci sta anche il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che non ha mai nascosto il suo pensiero.
Canone Rai, Giorgetti frena Salvini: il canone resta in bolletta
Il Ministro dell’Economia Giorgetti sembra avere deciso di frenare le parole dello stesso Salvini che anche in passato aveva ammesso di essere contro la presenza del canone Rai in bolletta: “In 10 paesi dell’Unione non si paga il canone per la televisione pubblica. Come Lega, ci prendiamo questo impegno: dall’anno prossimo zero canone Rai”.
Ad ogni modo, nonostante anche il Governo Draghi avesse dato il via alla possibilità dello scorporo dalla bolletta, almeno per il momento il tutto resta un nulla di fatto, almeno dalle parole dello stesso Ministro dell’Economia, che proprio di recente ha affermato: “Noi non abbiamo affatto accantonato l’idea. Il contesto impone che la manovra dedichi tutte le risorse possibili al caro energia, ma la battaglia non è conclusa”.
Insomma davvero un tema controverso, che almeno per il momento non sembra avere trovato una soluzione, ammesso che il problema sia ancora sul tavolo delle discussione; dal canto loro ad intervenire sulla questione sono stati anche i sindacati che nella loro lettera hanno anche fatto riferimento al volto dello scorso Aprile che toglieva il canone dalla bolletta: “Privare la più grande azienda culturale del Paese della certezza dei finanziamenti, oltre alle evidenti ricadute in termini occupazionali, avrebbe degli effetti diretti”.