Ancora una nota da parte di Corea del Sud e Giappone: allarme alto dopo l’ennesimo test che alimenta i timori.
Una raffica di missili e un allarme altissimo. Il 3 novembre Corea del Sud e Giappone hanno pubblicato un report sui test ripetuti effettuati tutti in poche ore.
Test anche a lungo raggio, che sono un presagio chiaro sul potenziale balistico allestito da Kim e sui messaggi ripetuti alle potenze occidentali. In più occasioni il leader ha tuonato contro le grandi potenze del mondo, dichiarando di essere sempre pronto a difendere il suo territorio. I test ripetuti sono quindi considerati messaggi diretti, ma generano tensione in una zona in cui continuano ad arrivare appelli chiari. E anche poche ore fa una nuova nota in arrivo da Seul ha chiarito quanto accaduto, con una condanna chiara, l’ennesima, per l’atteggiamento di Pyongyang.
Da Pyongyang hanno più volte confermato di non tollerare le esercitazioni congiunte di Seul con gli Stati Uniti, e i lanci di missili balistici sono una risposta chiara. Una esortazione decisa che però non è più tollerata da Giappone, Corea del Sud e anche dai paesi occidentali, che in più occasioni hanno condannato i ripetuti test.
L’agenzia di stampa Yonhap ha infatti diramato una nota citando gli Stati Maggiori Riuniti della Corea del Sud, ed ha specificato che un nuovo missile balistico a è stato lanciato in direzione del Mar del Giappone o Mare Orientale. L’ennesima violazione che alimenta i timori in una fase in cui le nazioni continuano a vivere una fase di equlibri molto precari.