Ogni appartamento di un condominio deve sostenere le spese condominiali ed è tenuto a essere in regola
Tra le competenze dell’amministratore di condominio il Codice Civile prevede anche la riscossione e l’erogazione delle somme necessarie alla regolare vita condominiale, ovvero la manutenzione ordinaria dell’edificio e il regolare funzionamento dei servizi comuni.
A loro volta, per usufruire di tali servizi, i condomini hanno l’obbligo di pagare regolarmente le quote delle spese giustamente ripartite. Dette quote vengono stabilite sulla base del regolamento condominiale e delle tabelle millesimali e le scadenze sono rateizzate.
La situazione non proprio florida delle famiglie italiane alle prese con tasse, balzelli, post covid, bollette pazze e stangate energetiche, potrebbe far scegliere di “saltare” il pagamento di qualche bolletta, ma cosa si rischia se decidiamo di non pagare la rata condominiale? Per la legge si può stare anche tranquilli, non sono previste penali o interessi, ma poi tutto dipende dai regolamenti dei singoli condomìni. Ricordiamo sempre che il condominio dove abitiamo è un bene comune al quale tutti dobbiamo contribuire, ad esempio, per le spese correnti di acqua e luce in comune, ma anche per eventuali spese impreviste che devono essere ripartite in base a una tabella millesimale per non far ricadere ingiustamente le nostre competenze su altri condomini. Non esistono motivi di esenzione dal pagamento delle spese condominiali, quindi il pagamento è sempre ritenuto obbligatorio.
Secondo le leggi attuali aggiornate al 2022-2023, in caso di ritardo nel pagamento delle rate di condominio, non si devono pagare interessi o penali, ma potrebbero venire applicate sanzioni, nel caso in cui per esempio un condomino sia moroso l’amministratore più richiedere il blocco dei servizi o l’accesso a strutture o utilizzo di beni. Il passo successivo potrebbe essere l’avvio di una procedura esecutiva da parte dell’amministratore, al fine di recuperare il credito. Ci sarà l’invio della comunicazione di messa in mora del condominio e il condomino avrà la possibilità di pagare l’importo dovuto entro una nuova scadenza precisa. Se il condomino non paga entro i termini, l’amministratore invia un sollecito scritto nel quale richiederà ancora il saldo di quanto dovuto. Se, anche a seguito del sollecito, il condomino continua a essere inadempiente, l’amministratore può intraprendere la via giudiziaria chiedendo l’emissione di un decreto ingiuntivo conferendo un mandato, in tal senso, a un avvocato. Una volta emesso il decreto ingiuntivo, in assenza di opposizioni da parte del condomino, l’amministratore potrà procedere all’esecuzione forzata e al pignoramento delle somme dovute. Il pignoramento potrà riguardare beni immobili, mobili, stipendio e pensione nel limite di un quinto, e conto in banca.