L’ex capitano giallorosso parla dell’assenza degli azzurri in Qatar, svela i suoi favoriti e si lancia in un paragone forte
Con la maglia dell’Italia ha partecipato a due edizioni dei campionati del Mondo. Nel 2002 in Corea, fu tra i protagonisti (suo malgrado) dell’eliminazione degli azzurri, per opera dei padroni di casa: nel match valevole per gli ottavi di finale, fu espulso (ingiustamente) dall’arbitro Byron Moreno, prima della clamorosa sconfitta ed eliminazione; nel 2006 Francesco Totti si prese la rivincita, conquistando il trofeo.
Totti, in bilico fino alla vigilia per un brutto infortunio che lo costrinse a rimanere diversi mesi in infermeria, si tolse la soddisfazione di segnare un calcio di rigore decisivo nella sfida contro l’Australia, valevole per gli Ottavi di finale. La vittoria del Mondiale tedesco è stato (insieme all’Europeo giocato in Olanda nel 2000) il suo momento di maggior brillantezza in Nazionale. Oggi Francesco Totti guarderà la competizione con occhi quasi disinteressati. Perchè, come ha sottolineato ai microfoni di Sky: “Un Mondiale senza l’Italia è come andare a Roma e non vedere il Colosseo”.
Durante tutta l’estate ha catalizzato l’attenzione delle riviste di gossip e dei siti specializzati, che hanno seguito l’evoluzione della fine della storia d’amore con Ilary Blasi. Totti ha chiuso una pagina importante della sua vita e ne ha aperta un’altra, trasferendosi in una casa di Roma Nord, con l’attuale compagna Noemi Bucchi. Assisterà ai Mondiali in Qatar da amante del calcio, senza però poter tifare gli azzurri. “È inusuale vedere l’Italia non partecipare, parliamo di una squadra di livello mondiale e per noi italiani è più che negativo. Ma sono cose che capitano e vanno prese nel verso giusto. Ci saranno comunque altre squadre che ci faranno vedere belle cose”.
Le favorite di Totti
L’ex capitano giallorosso prova poi a immaginare un podio di favorite per la vittoria finale. “Le favorite? Sempre le solite, Francia, Brasile, Argentina, Spagna, Germania, non ce n’è una in particolare e può succedere di tutto. Inoltre si gioca a novembre e dicembre e non sai come ci si arriva fisicamente. Se mi sarebbe piaciuto giocare un Mondiale a fine stagione? Perchè no”.