Giorgia Meloni, neo Presidente del Consiglio, ha davvero deciso di graziare Saviano dopo le sue parole: la querelle finisce cosi.
Proprio oggi si è aperto a Roma il processo nei confronti dello scrittore e giornalista Roberto Saviano, accusato di diffamazione dalla neo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
L’accusa risale alle parole che lui stesso aveva utilizzato nel 2020 nel corso di una sua ospitata nella trasmissione televisiva Piazza Pulita: in quella occasione parlando appunto di immigrazione e dello specifico della linea usata dal centrodestra, aveva definito la leader di Fratelli d’Italia “bastarda”.
Una parole davvero molto forte e grave che non sembra nemmeno essere l’unica, negli anni infatti lo scrittore non ha mai nascosto la sua contrarietà per le idee della Presidente del Consiglio. Eppure, proprio nelle scorse ore pare che la Premier abbia preso una decisione spiazzante.
Giorgia Meloni ritira la querela contro Roberto Saviano? Ecco la verità
Giorgia Meloni e Roberto Saviano potrebbero mettere la parole fine alla querelle che ha portato lo scrittore in aula di Tribunale proprio nella giornata di oggi per diffamazione.
“La querela nasce dal livore utilizzato. Io ho insegnato a mio figlio che la parola bastardo è una offesa. Valuteremo comunque se ritirare la querela” sono queste le parole di Luca Libra, avvocato della Presidente del Consiglio detto poco prima di entrare in aula.
Ad ogni modo, in attesa di capire quale sarà la sua decisione definitiva, l’indagine era stata avviata proprio dopo la querela presentata dalla stessa Meloni a cui è seguito il rinvio a giudizio per Saviano disposto a Novembre dello scorso anno dal gup di Roma.
“Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle ong: taxi del mare, crociere. Viene solo da dire bastardi a Meloni, a Salvini, bastardi come avete potuto? Come è stato possibile tutto questo dolore descriverlo cosi? E’ legittimo avere un’opinione politica ma non sull’emergenza” queste le parole di Saviano proprio in occasione del su intervento a Pizza Pulita nel 2020 a seguito della morte di un bambino durante la traversata nel Mediterraneo.