Dalle controllate di Mps a quelle di Ferrovie tanti gli spazi per gli appetiti della politica. Non solo big come Eni ed Enel, cda in scadenza in quasi 70 società
Il Governo si è insediato, sta lavorando e ora, dopo un certo periodo, dovrà prendere armi e bagagli e decidere cosa fare e soprattutto chi mettere a governare tante aziende pubbliche, con manager e dirigenti che sono in scadenza e nomine che appartengono al precedente governo. Non solo le grandi società a partecipazione dello Stato, come Eni, Enel e Leonardo, al gran ballo delle nomine previsto la prossima primavera ci sono almeno altre 70 aziende nelle quali c’è posto da riempire perché i cda perderanno efficacia alla fine del 2022. E i vertici andranno rimpiazzati il prossimo anno. Il quadro aggiornato delle poltrone a disposizione degli appetiti politici emerge da un rapporto del servizio di controllo parlamentare della Camera dei Deputati intitolato «Ricognizione degli assetti organizzativi delle principali società a partecipazione pubblica».
Alla fine del 2022 si apre spazio anche nella Consip specializzata nell’informatica per lo Stato, all’Enav che controlla i cieli italiani. Insieme alle grandi Enel ed Eni, vanno rinnovati i vertici di Equitalia Giustizia e dell’Istituto Poligrafico dello Stato. E anche se giusto ieri il Mef ha rinominato il cda di Ita Airwyas lo stesso, da statuto, scade a fine a anno insieme a quello della società specializzata nella difesa, Leonardo. Spazio anche in Poste Italiane, Sogesid e Sport e Salute oggi presieduta da Vito Cozzoli. Fine mandato, a meno di riconferma, anche per Franco Bernabè alle Acciaierie d’Italia, ma anche per i cda di Cdp Venture Capital Sgr e alla Infratel, incaricata di realizzare le infrastrutture telefoniche per la banda larga. Fin qui le società partecipate direttamente dal Tesoro.
Un po’ di bagarre non manca ma è normale in casi del genere
Ma ci sono anche realtà collegate ad altre come il Mediocredito Centrale la cui quota di controllo è in mano all’Agenzia Invitalia. Poltrone a disposizione anche nelle società nelle quali il controllo è della Banca Monte dei Paschi di Siena. Tra queste le meno conosciute ma altrettanto ambite: Immobiliare Novoli, Magazzini Generali fiduciari di Mantova, Monte Paschi Fiduciaria, Mps Capital Services, Mps leasing e factoring e Widiba. Sempre tra un mese e mezzo circa si aprono i giochi in una società partecipata da Enav come Techno Sky e nella Enel Italia.
Grandi praterie, perla politica che cerca posti, anche nelle galassia di Eni. Scadono i cda di Agi (Agenzia giornalistica Italia), del Consorzio per l’attuazione del Diverton Tokamak, e ancora in Eni Global Energy Markets, Eni Plenitude, Eni Sustainable Mobility, Eni Trade & Biofuels, Enimed, Ieoc, Lng Shipping e Mozambique Rovuma Venture. Sedie, sempre nell’azienda del Cane a Sei Zampe, anche alla Raffineria di Gela, Seram, Servizi fondo bombole metano e South Italy Green Hydrogen. Anche il mondo delle Ferrovie dello Stato ha le sue caselle da riempire. C’è spazio nella Ferservizi, Fs International, Grandi Stazioni immobiliare e Italcertifer. Non solo. Si aprono le candidature anche in Rfi-Rete ferroviaria italiana, Trenitalia e Treno Alta Velocità. Anche in alcune partecipate del Gse, il Gestore dei servizi elettrici ci sono posizioni aperte. È il caso dell’Acquirente Unico, del Gme (Gestore dei mercati energetici)e di Rse che fa ricerca sul sistema energetico. Infine il Poligrafico che ha la sua controllata nella quale scadono i vertici: Futuro e conoscenza. Anche Leonardo ha posti da riempire nelle sue società satellite come Avio, Larimart e Orizzonte Sistemi Navali. Mentre nel gruppo Poste Italiane oltre alla holding il rapporto dei tecnici della Camera segnala la necessità di rinnovi del cda nel Consorzio per i servizi di telefonia mobile, Mlk Deliveries, Poste Air Cargo, Poste Vita, Postepay e Sennder Italia. Piatto ricco e ambito anche alla Rai dove scadono a fine anno i vertici di Rai Cinema, Rai Com e Rai Way.