Ecco tutti gli avveniristici stadi del mondiale, da quello costruito con i container a quello con il tetto a forma di tenda beduina
Qatar 2022 sarà un mondiale all’insegna della tecnologia più sfrenata con impianti da gioco ultramoderni dotati di mastodontici tetti retrattili o coperture che cambiano colore a seconda della temperatura esterna, da impianti dotati di suite superlusso allo stadio ispirato alle tende dei beduini.
Il mondiale di Qatar 2022, che si disputerà dal 20 novembre al 17 dicembre, sarà la ventiduesima edizione della Coppa del Mondo, la prima che si gioca nell’inverno europeo e vedrà per l’ultima volta la partecipazione di 32 Nazioni, dalla prossima edizione si passerà a un torneo a 46 squadre.
Un mondiale ricco
Non ha certo badato a spese l’emiro del Qatar per organizzare l’edizione più inusuale della Coppa del Mondo, un torneo già particolare per via della collocazione temporale, programmato nell’inverno europeo che ha costretto a fermare tutti i campionati nazionali, ma anche per un contesto così diverso dove il calcio, fino a ieri, non è che avesse avuto tutta questa importanza. L’investimento colossale di ben 220 miliardi di dollari è servito per rendere tutto perfetto in vista dell’evento più seguito dell’anno con una platea, soprattutto televisiva, di miliardi di telespettatori. La buona parte dell’investimento è andato per ristrutturare o costruire da zero tutti gli impianti che ospiteranno le partite della Coppa del Mondo e ovviamente stiamo parlando di stadi semplicemente avveniristici.
Astronavi nel deserto
Saranno 8 gli stadi che ospiteranno le giocate di MBappè, Ronaldo o Messi e definirli moderno è esercizio riduttivo. Tutti tranne uno sono stati costruiti appositamente per il torneo. Uno stadio ispirato alle tradizionali tende dei beduini, ma ultramoderno al suo interno. E’ l’Al-Bayt Stadium, che ospiterà la gara inaugurale tra Qatar ed Ecuador. La tenda più grande del mondo coprirà la struttura, 320 metri di lunghezza, 280 metri di larghezza e 73 metri di altezza. Un design che vuole onorare il passato e il presente del Qatar, ma con lo sguardo al futuro, trattandosi di uno degli stadi più moderni del pianeta. All’interno dell’Al-Bayt Stadium saranno infatti presenti suite e camere d’albergo, con dei balconi speciali che daranno diretta visuale sul campo di gioco. Lo Stadio Ras Abu Aboud si trova a pochi chilometri da Doha, lungo la costa del Golfo Persico. È certamente “un pezzo unico”, in quanto è stato realizzato usando dei container e per questo viene definito lo stadio più sostenibile del torneo. Al termine della manifestazione iridata il Ras Abu Aboud verrà smantellato e riciclato in parti diverse per la realizzazione di altri impianti.
Dagli stadi un inno alla tradizione
Lo stadio Al-Rayyan, costruito al posto del vecchio Stadio Ahmed Bin Ali, ha una capacità di oltre 40.000 spettatori e ospiterà le partite fino ai quarti di finale. Situato poco fuori Doha, verrà rimodulato al termine torneo e ridotto a soli ventimila posti. L’Education City Stadium ha una capacità di 40.000 spettatori e prende il nome dall’Università del Qatar che lo ospita. L’esterno della struttura riproduce le sfaccettature di un diamante. Il primo, e per ora unico, impianto progettato da un architetto qatariota, Ibrahim Mohammed Jaidah, si trova a 12 km da Doha. Lo Stadio di Al-Thumama nella forma ricorda il tradizionale copricapo maschile indossato prevalentemente nel mondo islamico, la gahfiya. Ma lo stadio in assoluto più caratteristico e avveniristico è il Lusail Iconic che ospiterà la finalissima del 17 dicembre. Dall’esterno sembra una vera e propria opera d’arte, la sua forma si ispira alle tipiche ceste arabe con immaginari fili intrecciati a formare la parte esterna. Per costruire lo stadio più grande di tutti, ben 86mila spettatori in pieno deserto, si doveva costruire qualcosa intorno: si è optato per costruire un’intera città, Lusail City. Senza badare a spese.