Raggiunto un importante traguardo per quanto riguarda la popolazione mondiale e si stima che supererà quota 9 miliardi entro il 2037
La popolazione mondiale ha impiegato ben 12 anni per crescere da 7 a 8 miliardi, ma ce ne vorranno circa 15, fino al 2037, per raggiungere i 9 miliardi, segno che il tasso di crescita complessivo della popolazione mondiale sta rallentando. E’ quanto emerge da uno studio dell’Onu che sottolinea come siano India, Congo, Egitto, Etiopia, Nigeria, Pakistan, Filippine e Tanzania le nazioni con lo sviluppo demografico più intenso.
Ma la Coldiretti, con un’analisi dei dati più approfondita, afferma che con la popolazione mondiale salita a 8 miliardi di persone più di 1 su 10, cioè ben 828 milioni, soffre la fame, aggravata dal mix micidiale dei cambiamenti climatici, della pandemia Covid e della guerra.
La popolazione mondiale cresce ancora
La popolazione mondiale, il 15 novembre scorso, ha superato il traguardo degli 8 miliardi di abitanti. Lo rivela una stima dell’Onu che parla di “una importante pietra miliare nello sviluppo umano, ma anche della nostra responsabilità condivisa nel prenderci cura del nostro pianeta”. Per le Nazioni Unite infatti questa crescita senza precedenti pone sfide importanti ai Paesi più poveri, soprattutto se pensiamo che l’incremento demografico più importante e decisivo c’è stato proprio in quei paesi più alle prese con questi problemi, India, Congo, Egitto, Etiopia, Nigeria, Pakistan, Filippine e Tanzania. Otto miliardi di persone sono un numero davvero enorme considerando che nel 1950, quindi soltanto 70 anni fa, eravamo 2,5 miliardi e che sono bastati 12 anni per passare poi da 7 a 8 miliardi.
L’allungamento della vita il fattore decisivo
La crescita senza precedenti di questi anni è dovuta al graduale aumento della durata della vita umana grazie ai miglioramenti nella salute pubblica, nell’alimentazione, nell’igiene personale e nella medicina. È anche il risultato di livelli elevati e persistenti di fertilità in alcuni Paesi, anche se gli Stati con i più alti livelli di fertilità tendono a essere quelli con il reddito pro capite più basso. Ma la crescita della popolazione pone sfide importanti ai paesi più poveri ed è quanto denuncia la Coldiretti che, in uno studio, ha scoperto che circa 2,3 miliardi di persone nel mondo, il 29,3%, vivono in condizioni di insicurezza alimentare moderata o grave e si stima che 45 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni soffrano di deperimento, mentre 149 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni abbiano deficit di sviluppo a causa di una mancanza cronica di nutrienti essenziali nella loro dieta.