L’appello di ‘Ciribiribì Kodak’: “Vogliono demolirmi casa”, ma arriva l’aiuto di un presidio pacifico

Davide Marotta racconta ciò che sta vivendo in questi giorni: nonostante sia preoccupato per la sua abitazione, ha ricevuto tanta solidarietà

Problemi per Davide Marotta, l’attore napoletano divenuto celebre dopo aver interpretato l’alieno “Ciribiribì Kodak” nel conosciutissimo spot degli anni ’80. Ha inoltre recitato ne “La passione di Cristo” e in “Pinocchio“, ma in questi giorni si parla di lui per una spinosa vicenda che vede protagonista la sua casa.

Ciribiribì Kodak casa
Davide Marotta (Instagram)

La sua dimora, che risale alla fine dell’Ottocento ed è situata a Poggioreale, rischia di essere demolita. Dopo una serie di ‘disguidi’ con il Comune di Napoli per presunti abusi edilizi, Marotta ha vinto il ricorso al Tar nel 2017, che ha dunque sospeso il diniego di condono del Municipio. Ora però la situazione appare di nuovo delicata.

Marotta: “La mia vita è inscatolata”

La casa ha un valore affettivo per lui: Davide ha infatti raccontato che l’abitazione in questione ha più di 150 anni, ci è nata e cresciuta tutta la sua famiglia. Lo stabile, infatti, è stato acquistato e ristrutturato da Marotta negli anni ’90 per permettere alla madre di continuare a stare nel luogo in cui era nata. E tutt’oggi loro ci vivono, insieme al fratello dell’attore.

Ciribiribì Kodak casa
Davide Marotta e Massimo Ceccherini (Ansa)

Dopo che Marotta ha reso nota la situazione, i cittadini del luogo hanno espresso la loro solidarità bloccando alcune strade per dire “No alle ruspe“. In seguito l’appello che Davide ha fatto a “Pomeriggio Cinque“, l’abbattimento dell’abitazione, è stato interrotto perché sarebbero in corso alcune trattative con la Procura.  Intanto l’attore, nel corso del programma di Barbara D’Urso, ha dichiarato: “Per un cavillo giudiziario la mia vita è inscatolata, questo non è uno slogan ma è la realtà. Spero che la situazione si risolva perché non è possibile finire una vita così. Ancora oggi non so che fine farò domani“.

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