I risultati negativi, i battibecchi sul mercato, le difficoltà legate al rinnovo: la società giallorossa sta studiando tre soluzioni in caso di addio
Al termine della campagna acquisti estiva i principali quotidiani sportivi e gli addetti ai lavori avevano candidato la Roma come una delle principali candidate per le posizioni di alta classifica. Gli arrivi di giocatori di qualità (su tutti Dybala, Matic e Wijnaldum), la conferma dei senatori e l’entusiasmo post vittoria in Conference, avevano portato i tifosi giallorossi a sognare.
La presenza in panchina di un tecnico esperto, preparato e dal curriculum straordinario come Josè Mourinho sembrava la classica ciliegina sulla torta. L’esaltazione si alimentava anche dalla consapevolezza che al secondo anno il tecnico portoghese sarebbe stato in grado di migliorare ulteriormente la squadra e trascinarla verso le parti più nobili della classifica.
Ma arrivati alla sosta invernale, molti dei giudizi sul club giallorosso sono cambiati: la Roma è attualmente settima in classifica, a quattordici punti di distacco dalla vetta e sotto tutte le big (Napoli, Milan, Juventus, Inter, Lazio e Atalanta): ha perso il derby e contro Napoli e Atalanta senza praticamente mai tirare in porta e ha segnato la miseria di 18 gol in 15 giornate. Numeri che hanno fatto storcere la bocca a molti tifosi e che hanno portato la società ad un’attenta riflessione. Il tecnico Mourinho non è in discussione: nutre della fiducia (quasi incondizionata) di tutto l’ambiente. Ma è naturale che in società ci si stia guardando anche altrove.
Un pò per i risultati poco lusinghieri, un pò per le difficoltà legate al rinnovo del contratto con il portoghese, un pò per le sue richieste: Mou pretende una Roma attiva sul mercato di gennaio, mentre la società sembra non voler (o poter) andare oltre il semplice arrivo di Solbakken, scommessa offensiva. Le valutazioni sono in corso e non sono da escludere sorprese: a breve o nel prossimo futuro. La Roma si sta guardando oltre e (secondo quanto riportato dai siti specializzati) avrebbe studiato tre possibilità in caso di addio di Mourinho: la prima (la più romantica) porterebbe a Claudio Ranieri, in attesa di una chiamata e pronto a prendere in considerazione un ritorno sulla panchina giallorossa; la seconda (caldeggiata in Portogallo) coinvolge Rui Costa, che ha un ottimo rapporto con Pinto e non disdegnerebbe di rimettersi in gioco sulla panchina del club capitolino. La terza (forse un vero e proprio sogno) riguarda Tuchel. Il tecnico, esonerato dal Chelsea, sarebbe pronto fin da subito ed ha già dimostrato in passato di non patire i subentri in panchina.