USA, ora Biden trema: i repubblicani mantengono la “promessa”

USA, adesso il presidente americano Joe Biden trema. I repubblicani, dopo la conquista alla Camera, sono pronti a svelare la loro promessa e a partire con le indagini

I repubblicani pronti a passare all'attacco
Joe Biden (Ansa Foto)

Il Partito repubblicano, a quanto pare, è stato fin troppo di parola. Dopo aver conquistato la maggioranza alla Camera dei rappresentanti, gli stessi sono pronti ad indagare sul presidente americano, Joe Biden. Non solo, anche la sua famiglia è nel mirino. In particolar modo cercare di avere un collegamento tra gli affari del figlio Hunter. Il futuro presidente del comitato di supervisione James Comer è fin troppo chiaro: questa indagine è esclusivamente rivolta al numero uno degli USA. “Proprio su questo si concentrerà il comitato nel prossimo Congresso“.

Nel frattempo, però, i democratici non rimangono fermi e sono pronti a difendersi dalle accuse. Tanto è vero che hanno etichettato Comer come un “teorico della cospirazione, adulatore di Trump ed un bugiardo“. Non ha dubbi: Biden avrebbe mentito quando nel 2019 ha dichiarato di non saperne nulla sull’attività del suoi parenti. Nella lettera che è stata inviata al segretario al Tesoro, Janet Yellen dimostra una sola cosa: il rifiuto di quel gabinetto, di fornire le informazioni richieste, farebbero temere che Biden starebbe usando la sua influenza per proteggere i suoi parenti dal controllo sui loro rapporti finanziari.

USA, repubblicani contro Biden: pronti a indagare su famiglia

Repubblicani contro Biden
James Comer (Ansa Foto)

Non solo, si parla anche di documenti e comunicazioni avvenuti tra l’ufficio del presidente e membri della sua famiglia riguardo a vicende su Russia ed Ucraina (tra il 2009 ed il 2017). I repubblicani insistono sul fatto che il presidente USA abbia ingannato il suo popolo nella campagna elettorale del 2020.

Le dichiarazioni di Comer sono state un campanello d’allarme per le banche americane. “Vogliamo sapere la verità. Anche in modo aggressivo se necessario, ma in conformità con la Costituzione“. Tra le prove in questione il pc di Hunter Biden. Lo stesso che venne dimenticato in un centro di riparazione nel Delaware. All’interno dati privati sulla sua vita e sui suoi affari. Contenuti che potrebbero risultare una vera e propria prova.

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