Manca ancora l’ufficialità, ma il campione, già espulso a gennaio, può contare su un governo progressista meno rigido
A Novak Djokovic verrà dato il visto per partecipare alla prossima edizione degli Open d’Australia di tennis, nonostante la sua espulsione dal Paese a gennaio: lo riferiscono i media locali anche se non c’è ancora l’annuncio ufficiale.
Il tennista serbo non è vaccinato per il Covid e gli era stato inflitto un divieto di rientrare in Australia per tre anni dopo il caso esploso all’ultimo torneo sull’erba di Melbourne. Questa misura può essere annullata dal premier, Anthony Albanese, il cui governo progressista è meno rigido rispetto quello conservatore che era al potere a inizio anno.
Il serbo: “Felice non vedo l’ora di giocare e tornare”
Nel frattempo, tra l’altro, l‘Australia ha revocato l’obbligo di provare la vaccinazione anti-Covid per chi entra nel Paese. Dall’opposizione Karen Andrews, l’ex ministro dell’Interno che firmò l’espulsione di Djokovic, ha avvertito che concedere il visto all’ex numero uno del mondo “sarebbe uno schiaffo per tutti gli australiani che si sono vaccinati“.
Le parole di Novak Djokovic: “Certamente sono molto felice che ieri sia arrivata questa notizia. È stato un sollievo visto cosa abbiamo passato quest’anno io e le mie persone più care in Australia. Non potevo ricevere notizia migliore durante questo torneo. Mi piace credere che abbia influenzato il mio gioco oggi, perché no? Non so se questa notizia abbia effettivamente influenzato il mio rendimento perché so quello che devo fare per prepararmi al meglio per ogni partita. Chiaramente ora so che la mia stagione comincerà in Australia, quindi io e il mio team abbiamo meno pressione per lavorare nella off-season. L’Australian Open è lo Slam nel quale ho vinto di più, ho i migliori ricordi lì. Mi piace tornare in Australia a giocare a tennis, a fare quello che so fare meglio, spero di passare una bellissima estate australiana”