Secondo recenti studi, i batteri che popolano il nostro intestino possono avere influenze insospettate sul nostro cervello
E’ possibile che il nostro umore, e perfino i disturbi e le malattie mentali possano essere influenzati dall’intestino. Può sembrare una stranezza, ma è l’ipotesi di ricerca su cui stanno lavorando da alcuni anni diversi gruppi di scienziati.
Può sembrare assurdo, ma oramai è praticamente certo che l’intestino e il cervello hanno qualcosa in comune e l’ultimo studio in proposito afferma che l’intestino è il secondo cervello, dove sono presenti oltre cento milioni di neuroni, che regolano stress, ansia e tensione. L’intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore.
L’intestino che non ti aspetti
“La gente pensa, ovviamente, sei ansioso o depresso perché hai queste malattie croniche, ma in realtà non è solo il carico psicologico della malattia”, ha spiegato la ricercatrice Chelsea Matisz dell’Università di Lethbridge nella provincia canadese dell’Alberta in Canada, “Ma piuttosto sono i cambiamenti nel cervello derivanti dall’infiammazione intestinale che guidano questi disturbi dell’umore”. Ecco l’incredibile risultato a cui è giunto un gruppo di ricercatori canadesi che confermerebbe il legame tra la salute intestinale e lo stato mentale.
Le malattie infiammatorie intestinali sono malattie autoimmuni progressive che colpiscono il tratto gastrointestinale di un individuo, causando infiammazione dell’intestino e provocando dolore e cicatrici. Altri studi sono arrivati a stabilire delle associazioni tra squilibri di quella che comunemente viene chiamata flora intestinale e alcuni disturbi mentali. Tanto che si è arrivati a parlare addirittura di usare “microbi dell’umore”, o “psicobiotici”, come supplementi per migliorare la salute mentale.
L’intestino che influenza la salute mentale
È indubbiamente un campo controverso e delicato, perché dati ben documentati e solidi su come uno squilibro dei batteri nell’intestino possa avere un ruolo nell’insorgenza di un disturbo psichico o di una malattia neurodegenerativa non ce ne sono ancora, ma è innegabile che le persone affette da malattie intestinali spesso accusano sintomi di cattiva salute mentale. L’insieme dei batteri che colonizzano il tratto gastrointestinale dell’uomo e della maggior parte degli animali si è evoluto nell’arco di migliaia di anni, fino a formare una relazione utile a entrambe le parti e la somma dei batteri e del corpo che li ospita viene spesso definita superorganismo.
Uno squilibrio di questo scambio potrebbe avere altre conseguenze, ad esempio dall’osservazione dell’intestino dei pazienti depressi è stata notata la presenza di una minore diversità di batteri e l’ipotesi è che questo squilibrio possa avere un ruolo nella genesi di questo disturbo. Le ricerca in questo ambito stanno coinvolgendo sempre più scienziati e psichiatri anche perché, in mancanza di terapie efficaci per molti disturbi mentali, approfondire studi e ipotesi sulla loro genesi potrebbe comunque rivelarsi utile.