Le liste d’attesa per prenotare una visita sono sempre più lunghe? Da oggi arriva una soluzione smart: di cosa si tratta?
Sembra proprio che le cose siano in procinto di cambiare, almeno per quanto riguarda il tempo di attesa per poter prenotare una visita dal medico che come principio, ha quello di servire con una certa urgenza.
Si tratta di un sistema smart che stando a quanto si legge sul Messaggero, dovrebbe servire ad accorciare i tempi proprio per poter accedere ad alcune prestazioni sanitarie importanti: il metodo designato è quello degli sms.
In questo modo si dovrebbe riuscire nell’intento di abbassare la soglia delle persone in attesa che secondo una ricerca condotta dall’Assessorato alla Sanità, al momento, dovrebbero ammontare intorno ai 59 mila persone. Ma cerchiamo di capire per bene come dovrebbe funzionare il tutto.
Un sms per prenotare una visita: addio alle liste d’attesa
“Per questi ambiti stiamo preparando un progetto ad hoc, le liste d’attesa esistevano da tempo e sono aumentate con il Covid: stiamo aggredendo il problema: c’erano 180mila prestazioni in attesa quando abbiamo riaperto il sistema, sono scese a 74mila lo scorso luglio ed ora risultano 59mila” sono queste le parole dell’Assessore regionale alla sanità Luca Coletto.
I percorsi dove si registrano il maggior numero di attese sono quelle che interessano la radiologia, la cardiologia e l’endoscopia; questo nuovo metodo indicato consiste appunto nello smart cup , ovvero un percorso breve, che permette di accorciare la distanza tra la prenotazione e la visita. Ma come funziona? Ebbene, dopo la visita o il colloquio con il medico di famiglia, il paziente riceve in modo automatico un sms nel quale sono indicati il luogo e la data di visite o esami diagnostici della prescrizione eseguita dal medico di base.
Fatto questo, il paziente non deve fare altro se non presentarsi all’appuntamento fissato dal personale addetto proprio allo smart-cup, oppure nel caso in cui i suoi piani fossero cambiati, recarsi agli uffici del cup o in farmacia per spostare l’appuntamento. Di base questo schema e lo stesso che è stato utilizzato per prenotare i tamponi.
“Il sistema funziona, fino ad ora il 65 per cento delle prenotazioni è andata a buon termine, il 28 per cento ha cambiato data e solo il 7 per cento dei pazienti non ha trovato posto, finendo quindi in quello che abbiamo definito “percorso di tutela” ha poi rivelato l’amministratore unico della partecipata regionale “Punto Zero” Giancarlo Bizzarri, sottolineando come questa sperimentazione andrà avanti fino a Marzo, per poi avviare il progetto in modo definitivo da Novembre.