La docuserie, in onda sulla piattaforma streaming di Neftlix, spiega come sia stato possibile assegnare i Mondiali del 2022 al Qatar
Tutti gli appassionati di calcio e non solo, quando nel 2010 l’allora presidente della FIFA Blatter annunciò che l’edizione numero 22 della Coppa del Mondo di calcio era stata assegnata al Qatar e che si sarebbe giocata pure in inverno, rimasero quasi increduli. Cosa poteva aver spinto a scegliere un paese senza un passato calcistico, e probabilmente anche senza un futuro, per disputare la massima rassegna iridata?
Diritti umani calpestati, nessuna storia sportiva o calcistica, prima volta in Medio Oriente, orari impossibili sia per giocare sia per assistere alle dirette delle partite in tv, tutti gli stadi da costruire, eppure il Qatar ha avuto il suo mondiale.
Un scelta che fa ancora discutere
Arrivati finalmente al match inaugurale di Qatar 2022, la piattaforma streaming di Netflix ha rilasciato con perfetto tempismo la serie documentario ‘Fifa: tutte le rivelazioni’, una produzione incentrata sullo scandalo corruzione che ha travolto la Federazione al tempo della presidenza Blatter. Il documentario ripercorre tutte le tappe che hanno portato all’assegnazione di questa edizione della Coppa del Mondo al Qatar, un’edizione particolarmente anomala perché si disputerà tra novembre e dicembre dato che con le temperature di giugno e luglio, infatti, sarebbe stato impossibile giocare. L’organizzazione del campionato è accompagnata da moltissime polemiche, dovute sia alle disumane condizioni di lavoro cui sono stati sottoposti gli operai impegnati nella costruzione degli stadi (ci sarebbero almeno 37 vittime) sia alle accuse di corruzione per l’ottenimento del Mondiale stesso.
Blatter al centro del mirino
Netflix ricostruisce tutto questo attraverso le testimonianze di giornalisti, avvocati ed ex dirigenti Fifa, la serie ripercorre le tappe della vicenda a partire dagli anni Settanta, cioè dal momento in cui la FIFA, la federazione internazionale delle federazioni calcistiche, ha cambiato la sua natura, per arrivare ai giorni nostri, passando per l’indagine condotta dal Fbi nel 2015 fino alla discussa assegnazione del mondiale al Qatar. Anche l’allora presidente Barack Obama giudicò la decisione sbagliata, richiamando l’attenzione sulla precaria sensibilità del Qatar al tema dei diritti umani.
Quattro anni più tardi, il Sunday Times accusa la Fifa di corruzione, tornando all’attacco nel 2018 con le presunte prove del sabotaggio operato dai dirigenti federali per decidere le sorti della selezione. Anche l’ex presidente Blatter recentemente ha affermato che l’assegnazione del mondiale al paese mediorientale “è stato un errore”, la serie tv ripercorre tutti questi accadimenti con dovizia di particolare e apre scenari inquietanti anche su questo spaccato del mondo del calcio.