Il marito la difende: “Non possiede nessuna cooperativa, era una dipendente”. Però le visure lo smentiscono e dal web spuntano foto della moglie tra le griffe
E’ stato il week-end di Aboubakar Soumahoro. Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana si è difeso sia sui social network, sia sui giornali. Al centro dell’attenzione per l’inchiesta della procura di Latina sulle due Cooperative riconducibili alla sua famiglia- Karibu e Consorzio AidSoumahoro, che risulta estraneo ai fatti, adesso sta cercando soprattutto di allontanare le nubi da sua moglie, Liliane Murekatete, tirata in ballo per il suo ruolo all’interno di una delle due società finite nel mirino dei pm e del ministero delle Imprese (la Karibu, appunto) per presunte irregolarità gestionali. Il Corriere della Sera definisce l’atteggiamento del deputato nei confronti della consorte classe 1977, ruandese, «protettivo». «Mia moglie è attualmente disoccupata. Non ha nessuna cooperativa. Quando vorranno sentirla, fornirà tutti i chiarimenti». Analoga affermazione Soumahoro ha fornito a Repubblica, negando ancora una volta qualsiasi ruolo di Liliane nelle società: «Liliane non possiede nessuna cooperativa, non fa parte di nessun Cda e non è mai stata all’interno del Consorzio Aid. È vero che è stata una dipendente della Karibu, ma allo stato attuale è disoccupata».
Le visure storiche scaricate dalla Camera di commercio di Frosinone e Latina, però, raccontano un’altra storia. Almeno fino al 17 ottobre scorso, quando è stato estratto il documento. La Karibu è presieduta da Marie Terese Mukamitsindo, suocera di Soumahoro (che, peraltro, secondo quanto riferito dal quotidiano La Verità sarebbe indagata dalla procura di Latina con l’ipotesi di malversazione di erogazioni pubbliche). Ma Liliane Murekatete, moglie del deputato, al 17 ottobre scorso risultava in possesso della carica di «consigliera» di amministrazione. Spulciando la visura camerale, balza agli occhi che Liliane, lungi dall’essere una semplice «dipendente», è stata nominata nel Cda il 9 marzo 2022, ma la sua prima iscrizione nel registro della società risale addirittura all’8 maggio 2018, come conseguenza della «nomina alla carica di consigliere con atto del 3 aprile 2018». Non solo: Liliane risultava anche socia amministratrice della Venere The Wedding planer s.n.c, società operante nell‘«organizzazione di convegni e fiere». Incarico ricoperto dal 21 giugno 2002. Insomma, se di disoccupazione si tratta, questa è intervenuta dopo il 17 ottobre scorso, meno di un mese fa. E Liliane non risultava inquadrata come «dipendente», bensì in un caso come «consigliera», e nell’altro come «socia amministratrice».
Una storia strana e da chiarire in fretta
Le stranezze non finiscono qui. Basta dare un’occhiata al profilo Twitter della Karibu per imbattersi, tra gli account seguiti dalla società specializzata nei «servizi domestici a sostegno del bisogno familiare» e nelle attività di «accoglienza e integrazione» degli immigrati, in marchi di alta moda come Missoni, Fendi, Valentino, Gucci, Ferragamo, Armani, Versace, Vogue Italia, Calvin Klein, Tommy Hilfiger e Prada. Nomi che c’entrano poco, per non dire nulla, con l’attività istituzionale della Karibu, che nella presentazione del proprio profilo inserisce solo tre parole: «Accogliere, formare, integrare». E qui arriva in soccorso un altro social, ovvero Instagram, che forse spiega da dove arriva l’interesse di Liliane Murekatete per i marchi di lusso e abbigliamento.
L’account della moglie di Soumahoro – seguito ovviamente anche dal marito, come mostriamo nella foto pubblicata a sinistra – mostra una serie di immagini che testimoniano la passione di Liliane perla griffe. Si possono ammirare pose di Liliandella donna e con borse, valigie di lusso e occhiali. Lady Murekatete non fa nulla per nascondere la sua inclinazione al buon gusto, con istantanee che la ritraggono in quelli che sembrano ascensori e hall di hotel. Lo stesso accade su LinkedIn, dove nella foto profilo si nota la custodia di un telefono targata Luis Vuitton. Vera o tarocca che sia, conferma la predisposizione per i marchi del lusso. Una ricerca dell’eleganza, con il perfetto abbinamento vestito-valigia-scarpe, che però cozza non solo con la missione della sua Cooperativa, ma anche con l’immagine diffusa dal marito deputato, celebre per essersi presentato in Parlamento, nella seduta che inaugurato la nuova legislatura, con gli stivali usati dai lavoratori nei campi. «Portiamo questi stivali in Parlamento, gli stessi che hanno calpestato il fango della miseria», spiegò proprio su Instagram, lo stesso social dove la moglie Liliane sfoggia i suoi capi, il deputato di sinistra