Alle 20.30 si riunirà il Consiglio dei Ministri: si discuterà della manovra di bilancio, tra reddito di cittadinanza, aiuti e caro bollette
Appuntamento alle ore 20.30, per un Consiglio dei Ministri che si annuncia decisivo per varare la tanto attesa manovra di bilancio. Il Premier Giorgia Meloni, il Ministro dell’Economia Giorgetti e gli altri leader dei vari dicasteri, sono attesi da un confronto che regalerà importanti novità. Un primo, ma già decisivo appuntamento per il nuovo Governo
Una decontribuzione fino ad un massimo di 6mila euro per le aziende che intendono assumere, a tempo indeterminato, giovani under 36 con già un contratto a tempo determinato. Lo sgravio si applica anche per i percettori del reddito di cittadinanza. E’ una delle misure contenute, secondo quanto si apprende, dalla legge di bilancio all’esame del consiglio dei ministri.
Nella manovra potrebbe entrare una norma per bloccare l’automatismo previsto dal Codice della strada che da gennaio 2023 farebbe scattare un aggiornamento al rialzo degli importi delle multe stradali. Su questa misura negli ultimi giorni ha spinto in particolare il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini.
Nella manovra all’esame del consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, è prevista la riduzione al 5% dell’Iva sui prodotti di prima necessità per l’infanzia (come pannolini, biberon, omogeneizzati, attualmente al 22%) e sugli assorbenti (attualmente al 10%).
L’estensione a chi ha un reddito inferiore a una soglia attorno ai 20 mila euro della Social card per i meno abbienti: è una delle novità che potrebbero entrare in manovra, come emerge mentre è in corso il Consiglio dei ministri. Secondo fonti di maggioranza, la carta per gli acquisti per i beni di prima necessità, che oggi è concessa a over 65 e bimbi sotto i tre anni con particolari requisiti (i titolari sono i genitori) sarebbe cumulabile con la pensione minima e, come già avviene, sarà distribuita dai Comuni.
Sulla flat tax resta al momento confermato l’aumento della soglia (da 65 a 85mila euro) per autonomi e partite Iva, mentre sembra perdere quota l’ipotesi di introdurre anche una flat tax incrementale. Per i dipendenti invece si studia la riduzione della tassazione sui premi di produttività.
Tra le misure della manovra cii sarebbe anche un aumento delle pensioni minime, che passeranno da 523 a 600 euro. E’ uno dei passaggi su cui Forza Italia ha spinto con maggiore forza
Ci sarebbe anche lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro nel testo della manovra economica, in discussione nel Consiglio dei Ministri. Nei giorni scorsi gli esponenti del Governo avevano spiegato che il costo per gli oneri della riscossione sarebbe stato superiore al ricavato delle cartelle.
Nella manovra attesa sul tavolo del consiglio dei ministri non ci sarebbe l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta e latte. Lo si apprende da fonti di governo. L’ipotesi era emersa dopo il vertice di governo di venerdì.
– “Il Reddito di cittadinanza verrà riformato così come avevamo annunciato, c’è un anno transitorio nel quale comunque tutte le persone in difficoltà saranno tutelate, chi non è in grado di lavorare avrà piena tutela e chi è in grado di lavorare invece avrà una riduzione dei mesi di sostegno, si porterà da 12 a otto mesi”. Lo dice il sottosegretario per l’attuazione del programma Fazzolari, entrando a Palazzo Chigi dove in serata è in programma il Cdm sulla manovra. “Dal 2024 – aggiunge – rivedremo l’intero sistema, lavorandoci su per garantire pieno sostegno ai bisognosi e inserire nel mondo del lavoro chi è in grado di lavorare”.
“Facciamo una conferenza stampa dopo che abbiamo approvato la manovra”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lasciando la Camera dopo il vertice di governo, a chi le domandava se c’è l’accordo sulla legge di bilancio.
“Ci sarà un aumento delle pensioni minime, si va nella giusta direzione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajan
“Cosa faremo sul reddito di cittadinanza? Lo decide il Consiglio dei ministri. Aspettate, il Cdm è tra un’ora”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, lasciando il vertice di governo alla Camera sulla manovra
“La manovra è chiusa. Siamo soddisfatti, ci sono le misure chieste dalla Lega”. Così Matteo Salvini lasciando la Camera dove è in corso il vertice di governo sulla manovra.
Il governo stanzia complessivamente 400 milioni per i territori delle Marche colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi dal 15 settembre. Lo si apprende da fonti di governo. In particolare, la spesa di 200 milioni è autorizzata col decreto atteso in cdm insieme alla legge di bilancio. Mentre ulteriori 200 milioni sono stanziati nella stessa manovra.
La legge di bilancio sarà “coraggiosa”. Questo l’aggettivo usato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo a chi gli domandava se sarà una manovra timida. Arrivando alla Camera per il vertice di governo sulla manovra, Giorgetti ha risposto con un “no” a chi gli chiedeva se ci sono dissidi nella maggioranza.
Il governo starebbe studiando un anno di transizione prima di sospendere il reddito di cittadinanza ai cosiddetti lavoratori occupabili. Secondo quanto si apprende sarebbe questa l’ipotesi, sostenuta dal ministro del lavoro Marina Calderoni, al vaglio del governo in vista del consiglio dei ministri sulla manovra previsto in serata. Nel 2023 questi lavoratori dovrebbero però aderire a corsi di formazione obbligatori
ll ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani è appena arrivato alla Camera agli uffici del gruppo di Fdi per il vertice di governo sulla manovra con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in vista del Cdm convocato per le 20.30.