Nelle ultime ore stanno facendo molto rumore le dichiarazioni di Marco Baldini. L’ex braccio destro di Fiorello ha spiazzato tutti con le sue parole
Conosciuto per essere stato il braccio destro di Fiorello, nonché suo amico, ed anche per essere stato protagonista di alcuni episodi che riguardano il gioco d’azzardo. Stiamo parlando di Marco Baldini, conduttore radiofonico, che negli ultimi giorni ha rilasciato dichiarazioni che hanno spiazzato tutti. Probabilmente anche lo stesso showman siciliano che lo ha sempre aiutato quando era in difficoltà. In merito alla questione del gioco d’azzardo il nativo di Firenze ha fatto sapere di non essere mai stato lodopatico.
Insomma, ha mentito. Nel podcast ‘One More Time‘, condotto da Luca Casadei il 53enne ha svelato cose che fino ad ora nessuno conosceva. Una vicenda completamente diversa da quella che tutti gli italiani sanno. Ha ammesso che aveva una fissa per i soldi, soprattutto quando si è trasferito a Milano per lavoro a ‘Radio Deejay‘. “Guadagnavo cifre esorbitanti grazie ad alcune persone che mi propongono degli affari immobiliari sicuri e legali. La prima volta investo 100 milioni e me ne entrano 140. Poco dopo investo 2 miliardi di lire e vengo a sapere che queste persone sono state arrestate per riciclo di denaro sporco“. Da lì entra in scena la storia del gioco d’azzardo per poter “giustificare” agli inquirenti le entrate e le uscire del conto.
Baldini: “Mai stato un giocatore compulsivo“
Probabilmente in molti non credono alla sua versione dei fatti. Su questo insiste: “Non sono mai stato un vizioso né giocatore compulsivo. E’ stata una copertura per non incorrere in guai peggiori. E’ successo tutto per colpa mia. Avevo un miliardo di debiti e quel mese dovevo trovare 200 milioni che non avevo. Un giorno un tabaccaio mi dice che ha 2 miliardi di marche da bollo rubate. Se riesco a piazzarle mi avrebbe dato il 30%. Ero dentro la malavita. Contatto la persona pericolosa di Milano e gli propongo l’affare“.
Le marche da bollo, però, erano false. Tanto è vero che lo portano in un campo e gli dicono di scavare una buca: “Mi ci avrebbero buttato dentro, perché gli avevo mancato di rispetto, pensavano che li avessi fregati. Poi ho avuto come una rivelazione. Ho sentito una calma improvvisa e naturale. Sono riuscito a convincerli che ero in buona fede e che ero stato truffato anche io“.