Valanghe di arresti e accuse pesanti: a Milano la Polizia ha posto fine al tentativo di ricreare una vecchia ‘locale’ di ‘Ndrangheta.
Stavano provando a ricostruire una vecchia ‘locale’ di ‘Ndrangheta per gestire il controllo del territorio e ricreare ciò che era già stato arginato dalle forze dell’ordine nel 2010.
In quell’anno l’indagine “Infinito” fece luce sulle attività illecite e sull’organizzazione che imperversava a Milano e che era ridefinita come una la ‘locale di Rho’. Furono arrestate 154 persone in Lombardia e 156 in Calabria, in una operazione considerata il vero punto di svolta nella conoscenza della struttura e delle attività illecite fuori dalla Calabria dell’organizzazione, che in Lombardia fu al centro di una serie di scoperte di diverse attività illecite. Quella organizzazione, secondo la Polizia, provava a rifondare le sue basi, ma l’operazione in corso, con una valanga di accuse e nuove imponenti misure, sarebbe la risposta da parte delle forze dell’ordine.
La Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, sta eseguendo 49 misure cautelari con accuse pesantissime. Si va dall’associazione a delinquere di stampo mafioso al traffico di stupefacenti, ma anche violenza privata, estorsioni, detenzioni e porto illegale di armi aggravate da metodo e finalità mafiosa. Secondo le indagini condotte dalla squadra mobile il tentativo era di rifondare la ‘Locale di Rho’. Arresti ancora in corso da parte della Polizia che sta eseguendo tutte le misure disposte.