James Cameron ci racconta di una discussione avuta con Leonardo Di Caprio durante i provini per il ruolo di Jack in Titanic
Nel corso delle innumerevoli interviste promozionali per Avatar: La via dell’acqua, James Cameron sta ripercorrendo molti passaggi della sua leggendaria carriera e recentemente, ai microfoni di GQ, ha raccontato di un particolare episodio con protagonista Leonardo Di Caprio.
A quanto pare il divo si sarebbe rifiutato di recitare il copione fornitogli da Cameron, durante uno dei primi incontri utili all’assegnazione della parte di Jack in Titanic, rischiando di esser cacciato ancor prima dell’inizio delle riprese.
Il regista canadese ha voluto ripercorrere in maniera dettagliata l’episodio, iniziando a raccontare dal primo incontro con Leo: “Ricordo che un giorno ci fu un incontro con Leo. E poi ci fu un provino Leo. Fu molto divertente perché io ero seduto nella mia sala conferenze in attesa di incontrare l’attore, no? E mi guardo intorno e noto che le donne dell’ufficio, tutte le donne della produzione, erano a quella riunione. Stava arrivando Leo, capite? Erano tutte lì, chissà come mai. C’era anche la nostra commercialista! Perché era a quella riunione, cosa era venuta a fare? A cosa ci poteva servire una commercialista? Insomma, tutte volevano incontrare Leo. L’aria era isterica. Mi sono guardato intorno e ho pensato: ‘Okay, direi che è il Jack perfetto’.”
Fu il secondo incontro, tuttavia, a generare i primi attriti tra regista e divo. Cameron chiese a Di Caprio di provare la parte insieme a Kate Winslet, per testare la chimica della coppia, e Leo rispose: “’Oh no, io non faccio prove’, mi disse a un certo punto, ’Ah tu non fai le prove eh?’, gli dissi. ‘Okay, va bene’. Gli presi la mano e gliela strinsi forte. ‘Beh è stato bello conoscerti, quella è la porta: arrivederci!‘ E gli feci cenno di andare, era libero. ‘Aspetta, aspetta, aspetta’ mi fa allora lui. ‘Vuoi dire che, se non leggo, non ottengo la parte?’ Proprio così, gli dissi io”.
A quel punto, dopo un veloce colloquio tra i due, la situazione si sbloccò: “Era a dir poco contrariato, riuscivo a capirlo dall’atteggiamento del suo corpo: ma quando ho detto azione, Leo si è trasformato in Jack e Kate si è illuminata. E’ stato un momento magico, come quando nei film le nuvole scure si aprono per rivelare un raggio di sole, e quel raggio di sole aveva illuminato il mio Jack. Dissi: ‘Okay, è lui.’”