Il vantaggio, i pali e tante occasioni sprecate: la Germania butta via il successo, un buon Giappone festeggia allâesordio.
Un inizio shock, come quello dellâArgentina, ma con tanti rimpianti per una partita che poteva essere chiusa e che invece si è trasformata in una storia rimonta. La Germania si lecca le ferite dopo le due reti incassate, torna in ritiro con una sconfitta e tanti fattori sui quali riflettere.
Lâattesa è tutta per lâuscita dal tunnel della Germania. Neuer non indossa la fascia arcobaleno ma la Germania protesta, e al momento della foto si copre il volto e si tappa la bocca. Il match inizia e i tedeschi sono subito pimpanti. Senza SanĂŠ, il tecnico Flick si affida a molti elementi del Bayern. Rudiger al 17Ⲡsfiora il palo di testa, Kimmich ci priva dalla distanza e al 25Ⲡla Germania protesta per un fallo di mano in area del Giappone che al Var non è ravvisato.
Al 31Ⲡla svolta. Gonda commette fallo in area e per lâarbitro è rigore. Gundogan dal dischetto non sbaglia, e dopo qualche tentativo per cercare il raddoppio Havertz con un tap-in vincente esulta, ma la rete è annullata.
Si va al riposo e al rientro in campo il copione non sembra cambiare. Ci prova Gnabry ma colpisce il palo, poi è il turno di Musiala che calcia alto e di Gundogan che dribbla, calcia e prende un altro legno. Sembra il preludio ad un raddoppio meritato, ma la scossa, per il Giappone, arriva dai cambi. La squadra è iperoffensiva, Minamino al 76Ⲡimpensierisce Neuer ma Doan, appena entrato, insacca.
La storica rimonta la completa Asano allâ83â. Splendido aggancio su lancio lungo e tiro violento che trova Neuer impreparato. I 7 minuti di recupero non bastano alla Germania per evitare il ko, per certi versi immeritato. Dopo lâArgentina anche per i tedeschi lâinizio è duro da digerire e il cammino diventa inevitabilmente piĂš complicato.