Price cap al gas: l’Italia, cosi come altri quindici Paesi europei, si rivela essere molto critica.
Proprio oggi a Bruxelles si riuniranno in un Consiglio straordinario, tutti i Ministri europei con l’obbiettivo di trovare un accordo a proposito del price cap del gas in merito all’idea della Commissione Europea su come affrontare l’aumento dei prezzi.
Ad avere moltissimi dubbi su questa decisione sono diversi Paesi, tra cui La Spagna, la Francia, la Germania e anche l’Italia: questi, infatti, in modo non troppo velato hanno bocciato la mossa presa dall’esecutivo guidato da Ursula Von der Leyen.
Ma entriamo nello specifico della situazione e cerchiamo di capire che cosa disturba cosi tanto in particolare l’Italia dalle parole del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin.
Price cap al gas, Pichetto Fratin: “Su questo terremo la posizione”
“Tra i Paesi critici, c’è la condivisione di non aderire alla proposta della presentata alla Commissione Europea e di valutare complessivamente sia la proposta della Commissione sul price cap sia gli altri termini del dell’accordo, che possono riguardare gli altri temi la solidarietà, la trasparenza, ma tutto in un unico blocco. Quindi su questo terremo la posizione e vedremo durante il Consiglio di stamattina”, sono queste le parole, riportate dall’Adnkronos e dette dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, a margine del Consiglio.
Sembra infatti che rispetto alla proposta fatta dalla Commissione europea in fatto di aumento dei prezzi del gas siano quindici i paesi a non essere per nulla in accordo e continua: “su alcuni temi può esserci benissimo accordo, ma la questione è che noi vogliamo trattare tutto complessivamente”. Quindi, per essere ancora più chiari, qualora mancasse il tetto al prezzo del gas, non ci sarà modo di fare passare nemmeno il provvedimento sulla solidarietà sempre materia di gas a cui sembra tenere moltissimo la Germania.
Pertanto, è molto probabile che nel consiglio straordinario che si terrà oggi, non si si arriverà a nessun tipo di accordo: il tutto infatti dovrebbe slittare al prossimo Consiglio, già organizzato per il prossimo 19 Dicembre. La Commissaria europea all’Energia Kadri Simson ha infine concluso: “Sappiamo che c’è un altro Consiglio nella settimana di Natale, ci incontreremo lì”.