L’allenatore svedese, ex ct della Nazionale dei Tre Leoni, ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Ecco chi mi ha convinto di più”.
Una lunga lista di nazionali allenate. Dall‘Inghilterra alle Filippine, passando per il Messico e la Costa d’Avorio. Un nome, mille esperienze. Di livello assoluto ed esotiche: non si è fatto mancare nulla in carriera, Sven Goran Eriksson.
Una vita in Serie A, la soddisfazione più grande lo Scudetto conquistato nel 2000 alla guida della Lazio. Poi il via alle avventure da commissario tecnico, la più illustre resta quella al comando dell’Inghilterra: sulla panchina dei Tre Leoni nei Mondiali del 2002 e del 2006, corsa interrotta entrambe le volte ai quarti di finale. Ora la casa del calcio è il Qatar, per quanto possa sembrare strano. L’allenatore svedese ha commentato quanto visto finora in esclusiva a Notizie.com. “Mi sono piaciute la Francia e la Spagna. Anche l’Inghilterra, ma soltanto nella prima partita contro l’Iran. Contro gli Stati Uniti non mi ha convinto molto. E poi non posso lasciare fuori il Brasile: è ancora presto per dire chi vincerà i Mondiali, ma la Selecao ha tantissimi grandi giocatori”.
Mondiali, Eriksson: “L’Italia fuori più sorprendente della mia Svezia”
L’Inghilterra, 4 punti dopo le prime 2 gare, sembra poter competere con le altre top-nazionali: “Sì, può arrivare fino in fondo. Southgate ha molti calciatori forti e soprattutto veloci. È la cosa che mi ha colpito di più. Però ripeto, la competizione è lunga e non c’è una vera e propria favorita”. L’Italia ha steccato la qualificazione per la seconda volta di fila, il Mondiale è di nuovo meno… mondiale: “È una cosa molto triste. La Svezia è la mia prima squadra, essendo la mia nazione di origine. Subito dopo viene l’Italia. Di certo è più sorprendente non vedere gli Azzurri in Qatar rispetto alla Svezia, che non può qualificarsi sempre”. E l’ultima volta, purtroppo, ha escluso proprio l’Italia…
