Maxi rissa tra parenti, sono dovuti intervenire i carabinieri per cercare di calmare gli animi: è successo davvero di tutto
Il tutto sarebbe scaturito dopo una rivelazione di una ragazza che avrebbe detto al suo fidanzato. Tanto è vero che ha parlato di presunte molestie che la stessa avrebbe subito quanto era piccola. Parole che hanno fatto scoppiare il putiferio. Nel vero senso della parola. Una maxi rissa in cui sono stati coinvolti parenti. Si parla di almeno 25 persone. Tra questi anche un bambino di 9 anni. Ci troviamo a Biancavilla, in provincia di Catania. I militari hanno denunciato sedici persone. Tra questi tre minorenni.
I motivi nei loro confronti sono gravi: rissa aggravata, lesioni personali, minacce gravi e danneggiamento. A lanciare l’allarme gli addetti alla sicurezza di un ospedale visto che l’episodio si è verificato a pochi passi dal nosocomio. La situazione stava degenerando fino a quando non sono spuntati bastoni e mazze. Una volta giunti sul posto alcuni dei parenti avevano rimediato ferite con tanto di sangue al volto. Solo pochi di loro hanno risposto alle domande durante l’interrogatorio degli stessi carabinieri.
Come riportato in precedenza a far scattare la rabbia dei parenti sarebbe stata la confidenza di una ragazza al suo fidanzato. La vittima, oggi 22enne, gli avrebbe parlato di alcuni episodi molesti da parte dello zio quando ne aveva dieci in meno. Con l’aiuto delle telecamere di videosorveglianza si è scoperto che è stato il fidanzato ad iniziare il tutto. Prendendo a pugni lo zio.
Quest’ultimo, però, ferito nell’orgoglio ha deciso di chiamare altri familiari per una maxi rissa. Con tanto di armi. Tutti sotto casa del fidanzato della nipote. Auto parcheggiate sono state danneggiate poco prima dell’arrivo dei militari. La denuncia degli stessi non si è fatta assolutamente attendere.