Minorenne ridotta in schiavitù e costretta a sposarsi: arrestata una coppia

Lesioni, botte, un matrimonio combinato con un soggetto a lei sconosciuto: arrestati i genitori di una minorenne.

Una condizione di totale sfruttamento per soddisfare le esigenze personali ottenendo denaro da lei.

Violenza sulla figlia a Roma, coppia arrestata
Violenza sulla figlia a Roma, coppia arrestata (Pixabay)

Finivano in alcol le somme che una coppia, a Roma, riceveva dalla figlia 14enne, costretta ad una condizione definita dal gip “di evidente soggezione”. Così tanto da spingere padre e madre, di origine bosniaca, ad una serie di comportamenti violenti che si sono trasformati nell’arresto per entrambi. La figlia, 14enne, era spinta a chiedere l’elemosina, le veniva impedito di frequentare la scuola, ed era spesso costretta a subire una serie di violenze fisiche e psicologiche che l’hanno ridotta in una condizione di schiavitù.

Costretta a chiedere l’elemosina, picchiata e in schiavitù: arrestati i genitori

Violenza sulle donne
Violenza, due arresti nella capitale (PixaBay)

Secondo l’indagine, la 14enne era costretta a chiedere l’elemosina anche in luoghi frequentati da professori e dai compagni di classe. Era stata addirittura costretta a sposarsi con un soggetto a lei ignoto e contro la sua volontà, e le sono stati rasati i capelli “al fine di renderla meno piacente ad altri ragazzi”. Emerge questo dopo l’arresto di una coppia e dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Monica Ciancio, con cui è stato disposta la misura per una donna e un uomo di origine bosniaca.

L’accusa è di lesioni personali gravi, di violenza e di riduzione in schiavitù. La figlia, 14enne doveva consegnare loro tutti i proventi, e veniva addirittura picchiata quando i soldi non erano ritenuti soddisfacenti. Il denaro, inoltre, secondo quanto emerso dalle indagini, era destinato all’acquisto di alcolici e mai al sostentamento dei figli. In una occasione il padre della giovane costretta a fare l’elemosina la colpì addirittura con una bottiglia in faccia, e continuava ad avere un atteggiamento violento in risposta alle richieste della giovane di frequentare la scuola. Le testimonianze di alcune donne con cui la 14enne si è confessata sono alla base dell’indagine, che ha svelato anche le violenze subite dai fratelli in un quadro che si è tradotto nell’arresto per la coppia.

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