Nella bozza della Legge di Bilancio arriva lo stop all’adeguamento ISTAT delle sanzioni stradali per il prossimo biennio. Scongiurato un +11% sugli importi
Aumento delle multe scongiurato. Il rischio c’era, tutto merito dell’art. 195 del Codice della Strada. A partire dal 1° gennaio 2023 le sanzioni per le violazioni stradali sarebbero potute aumentare fino all’11%, a segnalarlo per primo era stato Simone Baldelli ex deputato e già Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sui consumatori.
La crescita delle sanzioni infatti segue quel meccanismo automatico previsto dal terzo comma dell’art.195 del CdS a norma del quale “La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”. Proprio questo gennaio scatterà il nuovo biennio e stando alle stime dell’ISTAT l’aggiornamento delle sanzioni poteva subire un +11%.
Negli scorsi giorni forti reazioni delle associazioni dei consumatori
Aveva fatto discutere e non poco il possibile aggiornamento delle multe stradali, tanto che negli scorsi giorni le associazioni dei consumatori avevano alzato i toni. La prima voce, come detto, è stata quella dell’ex deputato Baldelli da anni paladino delle battaglie contro i costi e a favore della trasparenza delle multe. A fargli eco poi tutte le associazioni dei consumatori, da Codacons fino ad Assoutenti passando per l’Adiconsum di Viterbo. La richiesta univoca era rivolta al Governo per evitare un ulteriore salasso ai cittadini in un periodo come questo.
I primi calcoli delle associazioni dei consumatori sugli aumenti delle sanzioni non portavano novità positive. Si andava dalla semplice multa per divieto di sosta che con un rincaro di 4 euro sarebbe arrivata a 46 euro, quella per l’ingresso vietato in Ztl salita a 92 euro con un +9 euro, la multa per l’uso del cellulare alla guida, +18 euro, con un nuovo costo di 183 euro e fino alla mazzata nel caso di superamento del limite di velocità di oltre 60 km/h che a dispetto degli attuali 845 euro sarebbe passata a 938 euro con un aumento di 93 euro.
Il freno ai rincari nella Bozza di Bilancio
La risposta del Governo non si è fatta attendere. Nella Bozza della Legge di Bilancio datata 23 novembre è arrivato lo stop all’adeguamento degli importi delle sanzioni stradali alla variazione ISTAT per il biennio 2023/2024. Si legge nel testo: “In considerazione dell’eccezionalità della situazione economica, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente Legge, per gli anni 2023/2024, è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione accertata dall’ISTAT”. Nessun rincaro dunque, con le sanzioni che almeno fino al 2024 rimarranno stabili sugli attuali importi.