Qatar 2022: ecco dove finirà tutta la birra invenduta

Mentre sul campo si è cominciato a giocare, continuano ancora le tante polemiche fuori e quella sulla birra non accenna a placarsi

Dopo il divieto di vendita di alcolici negli stadi del Qatar, che ospitano le partite della Coppa del Mondo, deciso soltanto il giorno prima della partita augurale, la Budweiser, sponsor unico e ufficiale, chiede la riduzione sul costo del contratto di sponsorizzazione in vista dei prossimi Mondiali del 2026 e annuncia cosa farà di tutta la birra invenduta.

In Qatar è vietato consumare birra –

Il mondiale delle polemiche e della tante contraddizioni è cominciato in Qatar tra risultati sorprendenti e partite ben giocate, la manifestazione, che per la prima volta si svolge in un paese del Medio Oriente, si concluderà il 18 dicembre con la finalissima che si giocherà a Luisal.

Una birra di troppo

La Budweiser, uno degli sponsor principali della manifestazione, era riuscita a strappare alle autorità qatariote il permesso per vendere la sua birra solamente nelle tre ore prima del calcio d’inizio e fino a un’ora dopo il tradizionale triplice fischio. Questo naturalmente significava niente birra sugli spalti, ma di fatto sembrava un buon compromesso tra il rispetto degli accordi commerciali e il rispetto delle leggi locali.

La decisione unilaterale, arrivata a sole 24 ore dal calcio d’inizio della manifestazione, di vietare del tutto la vendita di qualsiasi alcolico, ha mandato su tutte le furie l’azienda americana che aveva investito miliardi di dollari per sponsorizzare la kermesse iridata. La Budweiser sembra ora decisa a chiedere la restituzione di 50 milioni di euro come risarcimento danni, o uno sconto di tale entità per il futuro contratto di sponsorizzazione sottoscritto con la Federcalcio mondiale, in vista della prossima edizione dei Campionati del mondo che si disputeranno nel 2026 negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.

Tutta la birra come premio ai futuri Campioni del mondo

Ma resta in piedi anche un’altra domanda, cosa fare con tutta quella birra rimasta invenduta? Ecco l’idea geniale dell’azienda americana: vincete il mondiale e tutta la birra invenduta sarà il vostro premio! Budweiser infatti ha deciso di donarla alla squadra che vincerà la Coppa del Mondo nella finalissima del prossimo 18 dicembre.

Gianni Infantino presidente della FIFA – Ansa foto

Un premio sicuramente apprezzato da tutte le nazioni in gara, a meno che a vincere non sia l’Arabia Saudita, altro paese dove è vietato consumare alcolici. Ma chissà che l’eventuale vittoria della Coppa del Mondo, vista la festa nazionale proclamata ‘solo’ per il clamoroso successo sull’Argentina, non possa addirittura riscrivere le leggi della Sharia. Il valore complessivo della birra che rimarrà sugli scaffali si dovrebbe aggirare intorno ai 75 milioni di euro.

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