Covid, Vincenzo De Luca torna a spaventare la sua regione con le ultime dichiarazioni. Le stesse che arrivano direttamente dall’Università molto conosciuta nel capoluogo campano
La situazione Covid non è stata messa assolutamente alle spalle. Per niente. Lo dimostra nuovamente il numero altissimo di contagi che si stanno verificando nell’ultimo periodo. L’indice si sta di nuovo alzando. Di questo argomento (e non solo) ne ha voluto affrontare direttamente il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Quest’ultimo si è fatto conoscere nell’intero Paese per le sue dirette del venerdì dove annunciava le novità per la sua regione. Creando non poche polemiche.
Negli ultimi minuti, invece, sono arrivate altre dichiarazioni da parte sua. Rilasciare all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nella giornata di oggi ha avuto un incontro con un bel po’ di studenti che gli hanno posto domande e tanto altro. Per quanto riguarda la situazione del virus, però, è stato chiaro. Anzi, probabilmente anche fin troppo visto che ha quasi “terrorizzato” gli stessi allievi dell’università.
Non si è potuto non parlare della mascherina. Nell’ultimo periodo la protezione non si sta indossando dopo il ‘via libera’. Un qualcosa che, a quanto pare, il nativo di Salerno non accetta affatto. Segno del fatto che l’incubo Covid non è per nulla finito visto che è ancora tra noi.
In merito a ciò ha rivelato: “La mascherina la dovete mettere altrimenti Natale lo fate a letto”. Soprattutto quando si possono verificare dei momenti di assembramento: sia quando si cammina in una strada affollata che con gli amici “Non fate i disinvolti e gli ottimisti. Vi prego, quando ci sono momenti di assembramento indossatela. Ho contato solo sei persone, sei pellegrini che la indossano stamattina”.
Fino a quando non ha parlato delle notizie che arrivano dalla Cina. Ovvero da dove tutto ha avuto inizio. Ricordiamo che nel Paese asiatico si registrano quasi 30mila contagi al giorno: “C’è qualche segnale preoccupante che arriva dall’Estremo Oriente. Quello che succede in Cina dopo un mese e mezzo arriva da noi. Speriamo di non incappare in qualche variante che può creare problemi“.