Decreto anti rave, cambia tutto: ecco le novità

Continua ad essere protagonista dell’attualità il decreto anti rave che proprio negli ultimi giorni ha subito qualche modifica.

Fin dal primo momento della nascita di una nuova normativa contro questo tipo di manifestazioni, sono sorte molte polemiche verso il provvedimento che proprio negli ultimi giorni, hanno spinto il nuovo Governo a lavorare ancora di più per rendere il testo meno contestabile possibile.

Decreto Anti rave
Ministro Nordio, foto fonte Ansa. Notizie.com

Il provvedimento specifico infatti è pronto a seguire l’iter verso la commissione Giustizia in Senato e anche per favorire il percorso parlamentare, il centrodestra sta studiando in particolari alcuni punti, apportandone dove necessario anche delle modifiche.

Secondo le prime indiscrezioni, infatti, il governo guidato da Giorgia Meloni, vorrebbe a tutti i costi evitare delle “imboscate” da parte della minoranza. Ma approfondiamo il discorso.

Decreto Anti rave: ecco tutte le modifiche

Si è cercato di migliorare il nuovo decreto in tanti punti che forse prima erano stati poco presi in considerazione, tanto per cominciare il punto centrale è quello che riguarda il pericolo delle intercettazioni telefoniche.

Giorgia Meloni, foto fonte ANsa Notizie.com.

Ma non è tutto, secondo quanto si legge sul Messaggero avverrà un ritocco verso il basso delle pene per chi organizza o partecipa ai Rave party, all’inizio era prevista la reclusione dai tre ai sei anni, dando la possibilità agli inquirenti di far ricorso alle intercettazioni telefoniche. Invece adesso la decisione è quella di limitare la carcerazione per un periodo inferiore ai cinque anni, cosi facendo non si potranno più utilizzare le conversazioni telefoniche nelle indagini.

E ancora: si farà in modo di definire in modo chiaro il raduno che si sta compiendo e che è considerato illegale, ma in che modo? Evidenziando l’utilizzo di sostanze stupefacenti proprio nel corso di questi incontri; fatto questo si prenderà anche in considerazione la possibilità di punire un maggiore numero di partecipanti: ad oggi il limite è fissato a 50 persone.

Infine, nessun passo indietro sulla confisca: il Governo ha intenzione di combattere i rave party anche sequestrando impianti stereo e audio che sono appunto utilizzati per gli incontri e gli altri strumenti, che molto spesso hanno un valore economico molto alto.

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