L’era Mattia Binotto in Ferrari è finita. L’ingegnere svizzero ha rassegnato le dimissioni. Ora corsa a due per la successione.
Mattia Binotto e la Ferrari si separano ufficialmente. Dopo le diverse voci dei giorni scorsi, è arrivato il tanto atteso annuncio da parte della scuderia di Maranello: il team principal ha rassegnato le dimissioni e i vertici del team le hanno accettato.
Un addio che sembra essere strettamente legato a quanto successo nella seconda parte di questa stagione. Alcune scelte e dichiarazioni fatte da Binotto non sono assolutamente piaciute ai vertici della Ferrari e dall’altra parte l’ingegnere svizzero si è sentito sempre più isolato e da qui la decisione di fare un passo indietro.
“Con il dispiacere che ciò comporta – le parole di Binotto – ho deciso di concludere la mia collaborazione con la Ferrari. Lascio una squadra unita e forte, ma credo che sia giusto compiere questo difficile passo“. Anche l’ad Vigna, nuovo team principal ad interim, ha voluto salutare l’ingegnere svizzero: “Desidero ringraziarlo per i suoi numerosi contributi nei 28 anni passati in Ferrari. Tutti noi della Scuderia e della comunità Ferrari gli auguriamo il meglio“.
Ferrari: i nomi per il post Binotto
Saranno giorni di riflessioni e contatti per trovare il sostituto di Binotto in casa Ferrari. Il favorito numero uno, come ben sappiamo, è Frederic Vasseur. Una soluzione spinta molto dall’entourage di Leclerc, destinato in ogni caso a ricoprire il ruolo di prima guida la prossima stagione, visti gli ottimi rapporti tra i due.
Ma in queste ultime ore, stando alle ultime indiscrezioni, sta prendendo quota molto il possibile ritorno di Ross Brawn. L’ex direttore tecnico della Ferrari in passato ha lasciato Maranello proprio per la sua volontà di ricoprire il ruolo di team principal (ai tempi occupato da Jean Todt). Ora la situazione sembra essere cambiata e potrebbe essere proprio l’ex Mercedes a sostituire Binotto. Un nome che piace molto ai tifosi e allo stesso tempo anche ai vertici della Rossa.
In lizza, anche se la prima risposta è stata negativa, anche Seidl della McLaren e Horner della Red Bull. Impossibile, invece, arrivare a Toto Wolff visto che è anche azionista della Mercedes.