Manovra: ecco tutte le misure a favore delle famiglie

Nell’ultima manovra di Bilancio del governo sono tante le misure prese in favore delle famiglie. Una delle più importanti è quella sugli assegni per i figli

Il testo definitivo della nuova legge di Bilancio, la prima emanata dal governo Meloni, comincerà l’iter per essere approvato dalle camere. Dopo il consiglio dei Ministri che l’aveva rilasciato la settimana scorsa, il testo è stato già più volte modificato e alcuni articoli ampliati.

Le misure prese dal governo per i figli a carico

Sono comunque confermati gli sconti sulle bollette e ampliato il bonus sociale per i più bisognosi. Rafforzato l’assegno unico per i figli, e ridotta l’Iva sui beni per l’infanzia. E’ stato confermato anche il congedo parentale di un mese in più per chi ha bimbi piccoli.

Una manovra per aiutare le famiglie

La prima manovra di bilancio del governo Meloni è stata approvata la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri, insieme a un decreto fiscale e contiene misure per 35 miliardi di euro. Ora dovrà essere approvata dalla Camere per diventare definitiva e operativa. Alcuni articoli sono già stati modificati mentre altri molto probabilmente verranno limati e ridefiniti. Nel documento scritto, due terzi delle risorse vengono destinati agli interventi a sostegno delle famiglie e delle imprese per contrastare il caro bollette e l’aumento dell’inflazione, mentre il resto delle risorse viene destinato alla riduzione dell’Iva per alcuni prodotti dell’infanzia e alla rimodulazione dell’assegno unico per le famiglie, che scatteranno dal 1 gennaio 2023, e la conferma dell’assegno per i disabili.

Assegno unico per i figli

Nella manovra è stata posta particolare attenzione alle famiglie con figli che più di altre sono in sofferenza per gli aumenti di tariffe e quindi bollette energetiche. Nel 2023 per il primo figlio sotto 1 anno di età è previsto un contributo aggiuntivo del 50% all’assegno unico universale. Stesso incremento va anche per i nuclei con 3 o più figli, ma sempre entro i 3 anni d’età e per redditi Isee fino a 40 mila euro. Aumenta di un mese (e fino al 6° anno di età del bimbo) il congedo parentale pagato all’80% per le madri lavoratrici. Per la misura sono stati stanziati 610 milioni di euro e la stessa premier Meloni ha spiegato in conferenza stampa.

“L’assegno unico viene aumentato del 50% per tutti per il primo anno di vita del bambino, e per tre anni per famiglie che hanno tre figli o più figli”. L’assegno previsto fino ad oggi va da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico, mentre va invece da un minimo di 25 euro a un massimo di 85 euro euro al mese per i figli dai 18 ai 25 anni. Il calcolo resterà sempre agganciato all’ISEE della famiglia e ovviamente all’età dei bambini.

La premier Giorgia Meloni -Ansa foto

Congedo parentale

Altro punto tenuto in considerazione dalla manovra è quello del congedo parentale per i figli, che ora diventa più robusto per quelli fino ai sei anni, infatti aggiunge un mese in più ai sei attuali e sarà retribuito all’80 per cento dello stipendio anziché al 30. Le altre misure prese per le famiglie giovani riguardano la busta paga che sarà un po’ più pesante grazie alla riduzione del cuneo fiscale e a tasse agevolate sui premi aziendali. Inoltre sono state prorogate per tutto il 2023 le agevolazioni a chi ha meno di 36 anni per comprare la prima casa, con garanzia pubblica sul mutuo e l’esenzione di una serie di imposte.

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