Portogallo, il gol è di Bruno Fernandes oppure di Cristiano Ronaldo? A quanto pare la Federazione non ci sta ed è pronta a passare all’attacco nei confronti della FIFA
L’unica cosa certa, di questo Mondiale, che riguarda il Portogallo è una sola: che il team di Fernando Santos ha staccato il biglietto per gli ottavi di finale del torneo. Non solo: che ieri l’Uruguay è stato battuto per 2-0. Rivincita della squadra europea nei confronti di quella sudamericana, dopo l’eliminazione di quattro anni fa agli ottavi in Russia. Anche se, quello che sta facendo discutere, è un altro argomento.
Ovvero la realizzazione del primo gol. Il tutto è accaduto nel secondo tempo dopo i primi 45 minuti di gioco equilibrati. A passare in vantaggio sono proprio i portoghesi. Già, ma il gol di chi è? Calcio di punizione battuto dall’ex Serie A Bruno Fernandes. Pala velenose che si va in rete. Anche se in precedenza il numero 7 aveva cercato di colpire (o sfiorato) la sfera. Posizione regolare di Ronaldo che esulta.
In un primo momento la FIFA assegna il gol al calciatore attualmente svincolato e senza club. Dopo qualche minuto, però, cambia completamente idea ed assegna il gol al trequartista dello United. Scatenando non poche polemiche sui social network. Tanto è vero che la Federazione ha deciso di passare all’attacco nei confronti dei massimi vertici alti del calcio e di discutere di questa vicenda.
A quanto pare la Federazione portoghese starebbe seriamente pensando di presentare delle prove alla FIFA per dimostrare una sola cosa: il gol è di Cristiano Ronaldo. A quanto pare il 37enne avrebbe sfiorato con i capelli, o con un po’ del capo, il pallone che ha gonfiato la rete alle spalle di Rochet. Se tutto questo dovesse essere confermato andrebbe al primo posto a quota 3 reti. In compagnia di Mbappè e dell’ecuadoregno Valencia.
Un’altra cosa certa, invece, e che nessuno potrà togliere è il rigore firmato da Bruno Fernandes che ha chiuso i giochi. Adesso, però, bisogna solamente aspettare per cercare di capire se ci saranno novità in merito a questa vicenda. Quest’ultima non sta tenendo con il fiato sospeso un intero Paese ma quasi.