In esclusiva a Notizie.com l’ex vice-capo dell’Ufficio Indagini della Figc, analizza la situazione della Juventus: “Rischia grosso”
L’indagine della Procura di Torino sui conti della Juventus ha provocato uno scossone, con le dimissioni dell’intero Consiglio d’Amministrazione del club bianconero. Ma cosa porterà in termini sportivi? Secondo l’Avvocato Mario Stagliano, ex vice-capo dell’Ufficio Indagini della FIGC dal 2000 al 2006, qualora venisse confermato l’apparato accusatorio, il club bianconero potrebbe subire serie sanzioni.
Avvocato Stagliano, cosa rischia la Juventus in ambito sportivo?
“Facciamo una promessa: c’è per ora una semplice ipotesi accusatoria dei pm. Di accertato non c’è assolutamente nulla. Gli atti sono stati acquisiti dalla Procura Federale ed è notorio che il livello di responsabilità in ambito di diritto sportivo, si ferma un gradino al di sotto rispetto a quello necessario per emettere una sentenza di colpevolezza davanti alla giurisprudenza ordinaria. Questa è la premessa: non c’è nulla di accertato e per quanto mi riguarda, per ora ho letto solo le ipotesi accusatorie”.
La premessa è d’obbligo, ma se queste accuse venissero dimostrate?
“Se venissero dimostrare, la Juventus rischierebbe molto: ho sentito parlare di ammenda e francamente rimarrei molto sorpreso. Se venissero accertate queste responsabilità e la Juve venisse semplicemente condannata con un’ammenda pecuniaria, rimarrei onestamente meravigliato. Le somme che in qualche modo non sono state esposte a bilancio come situazione passive, sono particolarmente significative”.
Più pesanti le accuse sui movimenti legati agli stipendi o alle plusvalenze?
“Sulla plusvalenza onestamente non mi soffermo e per due ordini di motivi. Il primo: nessuno riuscirà mai a dimostrare che un calciatore proveniente dalla Primavera non possa valere 15, 20 o 30 milioni. Non essendoci un parametro sul quale dare un valore ad un giocatore, non è contestabile nulla. Il secondo motivo è che la Juventus, al pari di altre dieci società, è stata già giudicata su questo aspetto. Non ci sono elementi per applicare la revocazione alla vecchia sentenza”.
Su cosa si concentrerà la giustizia sportiva?
“Le ipotesi che potrebbero portare all’applicazione di una sanzione, qualora venissero dimostrate, sono quelle del non aver esposto a bilancio una serie di situazioni debitorie particolarmente gravi, di aver esposto agli investitori una situazione difforme rispetto a quella reale e addirittura di aver conteggiato una serie di fatture che la Procura di Torino ritiene esistenti. Sono questi i fatti su cui si dovrà soffermare anche la procura federale della Figc. Perchè si potrebbe arrivare ad un’ipotesi più grave”.
Quale?
“Che questi movimenti siano serviti per riportare il bilancio ad un equilibrio tale da poter consentire al club l’iscrizione al campionato”.
In tal caso cosa potrebbe succedere? La Juventus potrebbe essere retrocessa ed esclusa dal campionato di competenza?
“E’ oggettivamente l’ipotesi più grave. Può sembrare esagerata, ma non è totalmente da escludere. Così come non si possono escludere pesanti penalizzazioni. Sappiamo però come lavora la giustizia sportiva: c’è un garantismo notevole e la Juve è la Juve, e bisogna prenderne altro”.
Ma durante Calciopoli fu punita
“Mi chiedo e le chiedo: a distanza di sedici anni si punirà ancora una volta pesantemente la Juventus sapendo che ci sono molte altre società che hanno agito con dei conti quantomeno borderline? Su questo anche la Giustizia sportiva si farà delle domande. Però ritengo che se fossero dimostrati, questi fatti sarebbero di una gravità eccezionale”: