Il ceceno Kadyrov contro Papa Francesco: “E’ vittima della propaganda”

Il leader della milizia cecena e alleato della Russia di Putin si scaglia contro il Pontefice: Qui da noi nessuno è alcolizzato o drogato, siamo tutti religiosi”

Kadyrov contro Papa Francesco. “È rimasto vittima della propaganda”. Il leader ceceno Ramzan Kadyrov , venuto alla ribalta in questi ultimi mesi per via del suo odio contro l’Ucraina e il suo collaborazionismo con la Russia e la “sacra” amicizia con Vladimir Putin, ha attaccato duramente e risposto così a papa Francesco, che negli scorsi giorni aveva definito i soldati ceceni e buriati “la parte più brutale delle truppe russe in Ucraina”.

Kadyrov davanti a Putin
Kadyrov davanti a Putin (AnsaFoto)

È vergognoso che una personalità religiosa famosa in tutto il mondo non conosca l’atteggiamento dei musulmani verso il nemico”, ha detto il capo della Repubblica cecena, accusato in passato di crimini contro l’umanità.

E’ strano sentir parlare il capo dei cattolici che i ceceni siano crudeli”

Putin e Kadyrov
Putin e Kadyrov durante il giuramento della Cecenia alla Russia © Ansa

Sì, siamo zelanti nel proteggere la nostra patria, religione, popolo”, ha commentato Kadyrov su Telegram. “Invitiamo il nemico ad arrendersi e i nostri cittadini a difendersi. Questa è crudeltà?”. “Non c’è un solo alcolizzato o tossicodipendente nelle file dei nostri combattenti, tutti sono profondamente religiosi”, ha aggiunto, “e ogni combattente sa che in tempo di guerra non bisogna dimenticare l’onore, la dignità e anche il rispetto del nemico”.

Il leader ceceno  ha parlato ai suoi soldati e attraverso Telegram a tutti coloro che erano collegati per distogliere l’attenzione sulle durissime parole del Papa. “Sentire il capo della Chiesa cattolica parlare della crudeltà di specifiche nazionalità, cioè i buriati e i ceceni, è a dir poco strano”, aveva invece detto negli scorsi giorni il governatore della Buriazia, Alexei Tsydenov, mentre la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova aveva definito le dichiarazioni del pontefice “una perversione” che va al di là della semplice “russofobia”.

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