Abu al-Hasan al-Hashimi al-Qurashi era stato nominato a capo dell’organizzazione terrorista lo scorso marzo
Cambio di scena e soprattutto cambio al trono di uno dei regni più oscuri e più paurosi del mondo. Nella tarda serata l’Isis ha annunciato la morte del suo leader, Abu al-Hasan al-Hashimi al-Qurashi, nominato a capo dell’organizzazione terrorista lo scorso marzo. E, per la Nato, soprattutto per gli Stati Uniti, uno degli uomini più ricercati sulla faccia della terra.
“Sono dispiaciuto di annunciare ai musulmani e ai soldati del Califfato islamico la morte del principe dei credenti, Abu al-Hasan al-Hashimi al-Qurashi, durante una battaglia in cui stava combattendo i nemici di Allah“, ha detto il portavoce dell’Isis, Abu Omar al-Mohajer, parlando al network Al Furqan, affiliato ai jihadisti e una delle primciali, se non l’unica fonte di comunicazione dei terrotisti islamici.
C’è già un successore e mette ancora più paura
L’Isis non ha perso tempo e ha subito nominato Abu al-Hussein al-Hussein al-Qurashi come il nuovo ‘califfo e nuovo condottieri dell’Isis’. Appena nominato il nuovo capo del regno del terrore, i militanti hanno spiegato come è morto il loro condottiero, un eroe secondo la ricostruzione fatta dall’Isis. Abu Hassan al-Hashimi al-Qurashi, infatti, è stato ucciso dall’Esercito Siriano Libero, una formazione ribelle avvicinatasi alla Turchia nel corso della guerra civile.
A riferirlo il comando militare statunitense in Medio Oriente (Centcom). “Questa operazione è stata condotta a metà ottobre dall’Esercito siriano libero nella provincia siriana di Daraa”, si legge nella nota del Centcom, la quale aggiunge che “la morte di Abu Hassan al-Hachimi al-Qurashi è un altro colpo per l’Isis”. Un colpo importante assestato al cuore del movimento che adesso cercherà di rispondere con ogni mezzo per vendicare il loro leader. Si preannuncia un altro momento e clima molto pericoloso, soprattutto con attacchi improvvisi e attentati di ogni genere.