Terremoto in casa Juventus, Gabriele Gravina riporta tutti alla calma e non solo. Le sue dichiarazioni stanno facendo molto rumore
In questi due giorni non si sta facendo altro se non parlare del terremoto in casa Juventus. L’interno Consiglio di Amministrazione del club ha dato le proprie dimissioni. Tanto è vero che, alla notizia dell’addio di Agnelli e company, anche il tecnico Allegri ed il ds Cherubini avrebbero pensato di farsi da parte. Dimissioni, queste, respinte da John Elkann che intende ripartire da loro per costruire un nuovo ciclo. Anche se le notizie che riguardano proprio la società della ‘Vecchia Signora‘ non sono affatto ottime.
Mentre la Procura di Torino è al lavoro per cercare di capire cosa stia accadendo, sono arrivare le parole da parte di Gabriele Gravina. Il numero uno della Figc ha voluto dire la sua in merito a questa situazione. Intervenendo direttamente dal convegno ‘Calcio e Welfare‘ che si sta svolgendo a Napoli. Queste sono alcune delle sue parole che hanno terrorizzato anche tifosi di altre squadre: “Se vogliamo andare sul linciaggio di piazza non è un problema, ma stiamo calmi perché credo che questo tema possa riguardare anche altri soggetti“.
In merito alla situazione bianconera ha continuato dicendo: “Non mi piace l’idea di sanzionare alcune realtà prima che ci sia un processo. Ci sono delle indagini, ci sono delle acquisizioni di atti, la nostra procura è allertata, ma non conosciamo l’esito e lasciamo andare avanti la magistratura ordinaria. C’è comunque un collegamento tra i due rami della giustizia, ma aspettiamo cosa emerge dal processo e poi facciamo una riflessione sul sistema. Non colpevolizziamo e sanzioniamo i soggetti prima delle indagini“.
Nelle ultime ore hanno fatto molto rumore le parole da parte del presidente della Liga, Javier Tebas. Quest’ultimo aveva chiesto, insieme ad altri vertici, delle sanzioni immediate contro la Juventus. Non solo: aveva anche esultato alla notizia dell’addio di Agnelli, accusandolo di aver ingannato sia gli azionisti che i tifosi. Gravina ha concluso dicendo: “Su questo caso siamo in stretto contatto con l’Uefa. Qui vediamo alcune riflessioni e attacchi gratuiti da parte di chi dovrebbe guardare in casa sua. Aspettiamo il processo e poi traiamo le conclusioni“.