Manovra: sale a 60 euro l’obbligo di usare il Pos per i commercianti

L’ultima bozza della Legge di Bilancio innalza il limite precedentemente fissato a 30 euro e vengono meno anche le sanzioni previste in precedenza 

Importanti novità nell’ultima bozza sulla manovra di bilancio del governo Meloni rilasciata sabato. Tra le più importanti, cambiano i limiti minimi sull’utilizzo della moneta di plastica, bancomat e carte di credito infatti possono ora essere rifiutate dai commercianti, a un minimo più alto.

Alzato il limite minimo dei Pagamenti Pos – Ansa foto

Le misure, in una bozza del testo definito dal Cdm, della manovra di bilancio sono contenute in 136 articoli strutturati in 15 capitoli e 70 pagine. Il taglio di due punti del cuneo fiscale durerà per tutto il 2023, aumentato al 3% per chi percepisce uno stipendio di 13 mensilità, non superiore a 1.538 euro, esenzione dell’Imu per gli immobili occupati e un’accelerazione per le opere infrastrutturali, sono alcune delle decisioni prese dal nuovo governo.

Una marcia indietro sulla moneta elettronica

Continua la marcia di avvicinamento alla versione finale e definitiva della bozza della manovra di bilancio del governo, uno degli ultimi tasselli limati è quello sull’utilizzo della moneta elettronica. La nuova bozza infatti riporta da 30 a 60 euro il limite entro cui i commercianti italiani, come esercenti, artigiani e professionisti, potranno decidere di non accettare i pagamenti tramite bancomat o carte di credito. Sotto questa cifra, quindi, non ci saranno multe per chi decide di non accettare i pagamenti elettronici. Di fatto vuol dire abolire l’obbligo, che rimarrebbe solamente per le transazioni superiori ai 60 euro. Commercianti e professionisti saranno, quindi, esentati molto spesso dall’obbligo.

La premier Giorgia Meloni -Ansa foto

Una mossa firmata governo Conte

Era stato il governo Draghi, in precedenza, a decidere di introdurre sanzioni per i commercianti privi di Pos, nell’ottica della lotta all’evasione fiscale. La norma, introdotta dallo scorso 30 giugno, prevedeva infatti una multa di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione per cui veniva rifiutato il pagamento non in contanti. Adesso la sanzione continuerà a essere applicata, ma soltanto al di sopra dei 60 euro. Con l’articolo 69 dell’ultima bozza in circolazione della manovra prevede non solo l’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro a partire dal 2023, ma anche un nuovo limite per l’obbligo di pagamenti digitali.

In riferimento alla legge che ha introdotto l’obbligo per il Pos, quindi, si sostituisce la formula “di qualsiasi importo” con le parole “di importo superiore a sessanta euro” e di conseguenza si sposta anche il limite per un’eventuale multa. L’illustrazione dei provvedimenti e la presentazione degli emendamenti da parte dei gruppi parlamentari dovrebbe concludersi a Montecitorio entro il 2 dicembre.

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