Più di un mese fa aveva violentato una tirocinante durante l’orario di lavoro. Negli ultimi minuti è arrivata la notizia che la studentessa stava aspettando
Aveva fatto molto rumore (d’altronde non potrebbe essere altrimenti) il caso della studentessa violentata al policlinico Umberto I di Roma. Un episodio che si era verificato poco prima della fine del mese di ottobre. A violentarla un infermiere di 55 anni che l’aveva violentata dopo averla portata con una scusa nel suo sgabuzzino. Dopo aver compiuto il tutto era ritornato a lavorare come se nulla fosse successo. Un trauma per la 20enne che è rimasta inevitabilmente scioccata da tutto questo. Una vicenda che si è diffusa in pochissimo tempo.
Anche perché, dopo quell’episodio, l‘infermiere era ritornato a svolgere le sue mansioni lavorative. Senza che nessuno prendesse provvedimenti. Ed invece la musica è cambiata per lui visto che la giustizia finalmente è arrivata per la vittima. L’uomo è stato arrestato. Ad annunciarlo il personale del Commissariato Università. Il tutto dopo una attenta indagine fatta partite dalla Procura della Repubblica di Roma.
Per il 55enne è stata emanata una esecuzione ad una Ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Con tanto di braccialetto elettronico emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma. Ricordiamo che, durante il turno di notte, l’uomo avrebbe fatto entrare la ragazza in una stanza inutilizzata. Le ha fatto credere che quella fosse la stanza di una paziente che aveva bisogno di una terapia farmacologica.
Ed invece i suoi obiettivi erano ben altri. Dopo aver chiuso la porta a chiave le avrebbe afferrato e bloccato il braccio, costringendola a subire atti sessuali. In quel momento la giovane non era riuscita ad opporsi. Poco dopo era riuscita a scappare e a raccontare ai suoi compagni quello che le era successo. Facendo scattare l’allarme. La giovane, successivamente è stata sottoposta a cure mediche con dieci giorni di prognosi