Twitter, Macron a muso duro con Musk: ma cosa stai combinando

Il Presidente francese esce allo scoperto e se la prende con il patron di Tesla per aver tagliato i moderatori sui social

Emmanuel Macron critica in un’intervista televisiva Elon Musk. Secondo il presidente francese, il nuovo proprietario di Twitter ha sbagliato a rinunciare alla lotta contro la disinformazione Covid, dal momento che ha ridotto la moderazione dei contenuti sulla piattaforma. Con la Francia alle prese con una nuova impennata dell’epidemia, Macron ha detto che il tema delle informazioni fuorvianti sul Covid dovrebbe essere affrontato di petto, non nascosto sotto il tappeto. “Penso che sia una questione importante“, ha dichiarato Macron, in questi giorni visita di Stato negli Stati Uniti, alla tv ABC. “Quello che sostengo con forza, per esempio, è esattamente l’opposto: più regolamentazione”.

La polemica
Emmanuel Macron (Ansa Foto)

Il presidente francese Macron ha aggiunto che queste norme sono state implementate e applicate in Francia e “a livello europeo“. La libertà di espressione rimane fondamentale, ha chiarito Macron, “ma ci sono responsabilità e limiti”

“Si fanno discorsi razzisti e antisemiti”

Il cambiamento
Per Twitter Musk si è messo contro anche Macroni (Ansa)

Non si può andare in strada e fare un discorso razzista o antisemita”, ha detto il leader francese. “Non si può mettere a rischio la vita di qualcun altro. La violenza non è mai legittima in democrazia”. Il concetto di libertà di espressione di Macron, entro limiti accettabili, è ben lontano dall’approccio libertario di Musk, autodefinitosi “assolutista della libertà di parola”, che ha licenziato molti dei dipendenti di Twitter incaricati di moderare i contenuti.

Elon Musk ha iniziato a permettere agli utenti di Twitter che erano stati banditi dalla piattaforma per aver pubblicato disinformazione, come l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, di tornare. Questa settimana è emerso che Twitter ha smesso di applicare una regola che impedisce agli utenti di condividere informazioni fuorvianti sulla Covid-19 e sull’efficacia dei vaccini.

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