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Esteri

Giappone, morto Issei Sagawa: il ‘Cannibale di Kobe’

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Cristiano

Giappone, nelle ultime ore è giunta la notizia della morte di Issei Sagawa. Divenuto famoso in patria per un episodio ci cronaca nera: venne soprannominato ‘Il cannibale di Kobe’

Issei Sagawa (screenshot video YouTube)

A 73 anni è morto Issei Sagawa. Meglio conosciuto per essere stato il ‘Cannibale di Kobe‘. Ed il motivo siamo pronti a rivelarvelo. All’inizio degli anni ’80 l’uomo uccise una sua compagna universitaria in Francia. Non si fermò solamente nel farla fuori, ma addirittura mangiare alcune parti del cadavere della donna. Per questo crimine non subì condanne penali. Ad annunciare la morte dell’uomo ci ha pensato il fratello.

Sarebbe deceduto nella sua abitazione, a Tokyo, a causa di una polmonite. Successivamente sarebbe stato cremato. Alla cerimonia funebre avrebbero partecipato solo alcuni dei suoi familiari. Nel 1981 l’uomo invitò nella sua stanza la studentessa olandese Renee Hartevelt. Quest’ultima venne uccisa con un colpo di fucile. Successivamente la stuprò e poi fece a pezzi il suo cadavere.

Giappone, morto Issei Sagawa: uccise e mangiò studentessa universitaria

Issei Sagawa (screenshot video YouTube)

Tre giorni dopo l’omicidio si cibò di alcune parti del suo corpo. Venne successivamente scoperto ed arrestato dalla polizia, mentre stava cercando di seppellire i resti nel Bois de Boulogne. I resti della studentessa furono ritrovati all’interno di un congelatore. Venne scarcerato senza subire alcun tipo di processo sulla base di una perizia psichiatrica. Visse un breve periodo di detenzione in un istituto mentale. Prima di essere deportato nel suo Paese.

Le autorità locali affermarono che l’uomo era in grado di intendere e di volere. Quindi? Non era considerato pazzo. Tanto da lasciarlo in libertà visto che in Francia, le accuse a suo carico, erano decadute. Dopo anni dal crimine non mostrò neanche un piccolo segno di pentimento per quello che aveva fatto. Anzi, diventò famoso tanto da scrivere un libro. Una frase viene ricordata e che tutt’ora è scioccante: “Mangiarla è stata un gesto supremo d’amore“. Non è finita qui visto che cinque anni fa uscì un documentario dove vennero svelati alcuni dettagli dell’omicidio ed anche della sua ossessione per il cannibalismo. Tanto da diventare quasi un obbligo.

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