Tragedia Ischia, varato il decreto dal Consiglio dei ministri (Cdm): arrivano altri soldi 
Ad Ischia si continua a scavare. Nella giornata di ieri sono state ritrovati tre corpi. Quelli di Michele Monti, Salvatore Impagliazzo e Valentina Castagna. Sono undici le vittime confermate di questa tragedia che ha colpito non solamente una intera isola, ma tutto il Paese. I vigili del fuoco ed i soccorritori stanno continuando le loro ricerche senza sosta per trovare l’ultimo disperso che manca all’appello. Nel frattempo, dall’ultimo Consiglio dei Ministri che si è verificato nella giornata di ieri, arrivano altre importanti novità. Proprio in merito alla situazione che ha colpito la città di Casamicciola.
Tanto è vero che è stato varato un nuovo decreto. Con l’arrivo di altri soldi importanti che serviranno all’isola. Oltre ai 2 milioni che sono stati messi a disposizione subito dopo l’alluvione di quasi una settimana fa che ha messo in ginocchio una intera isola. Da Palazzo Chigi, quindi, fanno sapere che sono stati stanziati altri 10 milioni di euro. Non solo: per i cittadini di Casamicciola e Lacco Ameno sono stati bloccati i versamenti tributari, cartelle esattoriali, contributi e termini per gli adempimenti fino a giugno del prossimo anno.
Ischia, Cdm decide: arrivano altri 10 milioni
Non solo: sono stati sospesi anche i termini processuali (rinviati a dopo il 31 dicembre) le udienze dei procedimenti sia civili che penali pendenti. Il termine per lo smantellamento dei tribunali distaccati, invece, è stato posticipato alla fine del prossimo anno. Fino a questo momento, sull’isola, si contano almeno un migliaio di edifici interessati dalle frane. Sono una cinquantina le case inagibili ed allo stesso tempo a rischio. Di questo ne ha parlato, sempre nella giornata di ieri, il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci.
L’ex governatore della regione Sicilia non ha potuto non parlare anche del caso dell’abusivismo edilizio. Un argomento di forte discussione dove il numero uno di ‘Italia Viva’, Matteo Renzi, ha puntato nuovamente il dito contro il Movimento 5 Stelle. I pentastellati sono stati accusati di aver introdotto un (presunto) condono nel decreto Genova di quattro anni fa.
