Una vicenda che ha lasciato decisamente tutti senza parole. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Una professoressa ha letteralmente “imbrogliato” tutti: dagli studenti fino ad arrivare ai suoi ‘colleghi’
Per anni si è presa gioco di tutti. Non solamente dei ‘suoi’ studenti, ma anche dei ‘colleghi‘. Anche se, a dire il vero, non è proprio la parola da utilizzare in questi casi. Motivo? La protagonista in questione non era da considerare affatto un professore. Sì, avete capito bene: per molto tempo ha imbrogliato davvero tutti. Sì sa che per poter insegnare serve una laurea.
Probabilmente la ‘finta’ professoressa in questione non lo sapeva. Anzi, probabilmente ne era a conoscenza fin troppo bene. Anche se è andato avanti per la sua strada come se nulla fosse accaduto. E lo ha fatto per ben 22 anni. Sì, avete capito proprio bene: per tutto quel periodo di tempo ha insegnato senza averne diritto e soprattutto senza avere un titolo di studio che glielo consentisse.
Per ben 22 anni è stato dietro ad una cattedra con il ruolo di insegnante di sostegno. Peccato che lo stesso non avesse alcun tipo di requisito per avere quel ruolo. Ci troviamo a Monza dove un docente della provincia si è davvero preso gioco di tutti. Tanto da incassare soldi dallo Stato che non gli spettavano. Non solo: adesso è stato condannato a risarcire una somma che supera abbondantemente i 300mila euro (per la precisione 314).
Ovvero l’ammontare di due decenni del suo stipendio. Ad indagare su questa clamorosa vicenda i carabinieri del nucleo di Vimercate. A quanto pare la donna in questione, per poter lavorare nel 2000 presso all’Istituto Meroni di Lissone e all’istituto Floriani di Vimercate (ed anche in altre scuole della Brianza) avrebbe presentato due certificati di laurea. Tra questi uno in psicologia e l’altro in pedagogia. Ovviamente falsi.