Cosa rischia la Juve dopo l’inchiesta della Uefa?

La Figc lavora sull’ipotesi di illecito amministrativo. Ecco cosa rischia nel caso in cui venissero confermate le accuse 

Il caso Juventus continua ad alimentare l’attenzione di tifosi, cronisti e addetti ai lavori. Cosa accadrà ai dirigenti coinvolti? E la società cosa rischia, anche alla luce della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Torino per il club e 12 persone tra dirigenti ed ex dirigenti, compresi Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene.

I dirigenti della Juve coinvolti nell’inchiesta – Ansa –

E’ bene precisare, per chi in materia è poco ferrato, che la giustizia sportiva lavora in modo diverso rispetto a quella ordinaria, pur usufruendo degli stessi mezzi. Il prouratore federale Giuseppe Chinè, una volta ratificata la notifica di chiusura indagini da parte della Procura di Torino, potrà chiedere tutti i carteggi ed iniziare a preparare il processo sportivo, che avrà tempi molto più stretti rispetti a quelli  che si rendono necessari per la giustizia ordinaria. Sempre in ambito sportivo si sono accesi i fari anche della Uefa, che sta esaminando i bilanci dei triennio 2018-2021.

Ma cosa rischia seriamente la Juventus? Pochi giorni fa l’avvocato Mario Stagliano, in esclusiva ai nostri microfoni, aveva provato a rispondere: “Se venissero dimostrare, la Juventus rischierebbe molto: ho sentito parlare di ammenda e francamente rimarrei molto sorpreso. Se venissero accertate queste responsabilità e la Juve venisse semplicemente condannata con un’ammenda pecuniaria, rimarrei onestamente meravigliato. Le somme che in qualche modo non sono state esposte a bilancio come situazione passive, sono particolarmente significative”, ipotizzando anche sanzioni pesanti, come la mancata iscrizione al prossimo campionato. 

Le manovre sugli stipendi

Andrea Agnelli, presidente dimissionario della Juve – Ansa –

La Procura della Figc difficilmente si muoverà sul discorso plusvalenze, a meno che non emergano nuovi atti: quel tipo di vicenda è stata già giudicata dall’organo sportivo e si è chiusa con un nulla di fatto. Diversa la questione riguardante le manovre stipendi e le varie scritture private, su cui è in corso una nuova inchiesta da parte della Figc che potrebbe portare a sanzioni in caso di colpevolezza per illecito amministrativo . “Sulle cosiddette “manovre stipendi” bisogna, in campo sportivo, fare necessariamente riferimento all’Articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva, secondo e terzo comma. La penalizzazione in classifica, la retrocessione o l’esclusione dal torneo, a seconda della gravità dei fatti, scattano se sussiste la falsificazione di documenti o amministrativi o qualsiasi attività illecita che consenta l’iscrizione al campionato. Al contrario, se le condotte illecite non risultano determinanti, la pena prevista consiste in ammenda e inibizione per i dirigenti”, ha spiegato Cesare Di Cintio, avvocato esperto di diritto sportivo, sulle pagine del Corriere dello Sport.

La Uefa indaga

È chiaro che se i dati contabili dovessero risultare diversi da quelli originariamente presentati e se le violazioni rilevate da Consob e Procura di Torino dovessero risultare provate , con la conseguenza che gli esercizi 2018-2021 e 2022 dovessero subire delle modifiche, allora la Cfcb potrebbe dichiarare inefficace l’accordo transattivo stretto con la Juventus”, spiega Di Cintio. In caso di sanzioni, si può arrivare anche all’esclusione dalle competizioni europee a partire dalla prossima stagione, ipotesi in questo momento ancora remota: “Qualora dovessero essere accertate eventuali responsabilità dei dirigenti del club lo scenario potrebbe cambiare. È chiaro che la Uefa potrebbe nel caso sanzionare il club in maniera forte, ma al momento l’ipotesi di una Juventus esclusa dalle competizioni europee appare alquanto prematura. Qualsiasi sanzione sarebbe comunque valida soltanto a partire dalla prossima stagione”, conclude Di Cintio.

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