I sindacati non sono convinti dalla Manovra e si prospetta un dicembre di scioperi. Le sigle chiedono al Parlamento delle riflessioni sulle misure decise.
La Manovra non convince i sindacati. Come riferito da Il Sole 24 Ore, nei prossimi giorni Cgil e Uil daranno il via ad una serie di scioperi per confermare il proprio no a questa legge di Bilancio.
Il primo è in programma il 16 dicembre in Lombardia. In quel caso ci si fermerà per 4 ore per protestare contro le decisioni prese dall’esecutivo. Successivamente si proseguirà anche in altre regioni e il tutto si concluderà con delle manifestazioni prima dell’arrivo in Aula del provvedimento (previsto per il 20 dicembre”.
I sindacati: “La Manovra ha un tratto di cortissimo respiro”
Gianfranco Fracassi, vicesegretario generale della Cgil, ha sottolineato che “per la condizione che sta attraversando il Paese, per il quadro recessivo che rischia di aprirsi nel 2023, questa legge di Bilancio ha un tratto di cortissimo respiro per le misure messe in campo“.
“Non si interviene strutturalmente sull’aumento dei prezzi dell’energia – ha aggiunto il sindacalista in audizione in Parlamento – e sul versante dell’inflazione“. Bocciatura anche da parte della Uil: “Chiediamo a Camera e Senato di aprire una riflessione su molti punti come voucher, flat tax, pensioni e sicurezza sul lavoro“.
I sindacati sono pronti, quindi, ad iniziare una lunga settimana di scioperi e proteste per ribadire il proprio no a questa Manovra.