Diretto, sincero e senza peli sulla lingua Maurizio Costanzo non ha mai esitato nell’esprimere la sua opinione pubblicamente. Fermo sulle sue posizione il noto giornalista, oggi 84enne, ha spesso pagato di persona l’esercizio della libertà di parola e non si è preoccupato mai troppo delle conseguenze. Oggi Maurizio Costanzo è stato condannato a un anno di reclusione, con la sospensione della pena subordinata al pagamento di 40mila euro come risarcimento danni alla parte offesa per aver diffamato pubblicamente il gip che si era occupato del caso Gessica Notaro.
Maurizio Costanzo condannato: la vicenda
Una condanna che precede la denuncia di diffamazione e che dovrà essere confermata nelle sedi di giudizio successive. Ma cosa è accaduto? Durante una puntata del Maurizio Costanzo Show il conduttore ha espresso il suo parere sul Gip che aveva ritenuto opportuno non soddisfare le richieste della procura in merito agli arresti domiciliari predisposti per nei confronti di Edson Tavares, l’uomo che in seguito ha aggredito la Notaro gettandole dell’acido e cambiando radicalmente la sua vita.
La Notaro era la prima volta che appariva in tv dopo l’accaduto e riferì che il gip aveva ritenuto opportuno disporre il divieto di avvicinamento alla donna piuttosto che l’arresto, nonostante le ripetute denunce. “Mi voglio complimentare col gip. Dico al Csm, al Consiglio Superiore della Magistratura: fate i complimenti da parte mia a questo gip che ha deciso questo.” Ha affermato il giornalista che ha poi invitato il ministro della giustizia dell’epoca a fare le dovute valutazione in merito all’operato di alcuni magistrati: “Faccia un’inchiesta su questo gip perché non ha fatto quello che gli ha chiesto il pm di tenere questo qui agli arresti domiciliari, di dov’è? Di Rimini?”
Maurizio Costanzo condannato per diffamazione: parla la difesa
La difesa di Maurizio Costanzo ricorrerà in appello, non a caso sostiene che le affermazioni del giornalista non erano affatto diffamatorie ma generiche visto anche il nome del magistrato non è mai fatto in modo palese.
Differentemente la procura di Ancona è convinta che Costanzo è stato offensivo e ha leso la reputazione del GIP insinuando che l’aggressione subita poi da Gessica Notaro è conseguenza di una valutazione superficiale del magistrato che avrebbe dovuto accogliere la richiesta di arresti domiciliari.