Quarto Potere non è più il miglior film di sempre! Vince per la prima volta una regista donna

I tempi stanno cambiando e la tradizionale classifica decennale dei milgiori film di sempre, fatta dalla rivista Sight and Sound sembra riflettere tale cambiamento.

Le classifiche in ambito cinematografico sono da sempre particolarmente apprezzate dal pubblico, che vede nella gerarchizzazione dell’arte un’occasione per dibattere e confrontarsi sui propri film preferiti. Ormai siamo abituati ad assistere a qualunque tipo di classifica e, grazie all’immediatezza dei social, queste vengono aggiornate costantemente, permettendo al pubblico di rimanere sempre aggiornato, ma sottraendo inevitabilmente esclusività alla classifica in sé.

Ladri di biciclette (1948) fu il primo vincitore della classifica nel 1952

La rivista britannica Sight and Sound pare essere una delle rarissime eccezioni alle rinnovate regole imposte dalla frenesia dell’informazione contemporanea: difatti il magazine continua, sin dal 1952, a stilare ogni dieci anni una classifica dei migliori film di sempre, organizzando un sondaggio tra i critici di tutto il mondo. Quest’anno gli equilibri di tale classifica sembrerebbero essersi modificati, ma prima ripercorriamone insieme la storia.

Il 2022 è un anno storico per la classifica di Sight and Sound

In seguito alla vittoria di Ladri di Biciclette (1948) di Vittorio De Sica, nella prima edizione del 1952, nel corso degli ultimi cinquant’anni, a contendersi lo scettro di “miglior film di sempre”, sono stati Orson Welles con Quarto Potere (1941) e Alfred Htichcock con La donna che visse due volte (1958). Il capolavoro di Welles, in realtà, ha dominato la classifica per ben quattro edizioni, fino alla vittoria della pellicola di Hitchcock nel 2012. Quest’anno, dopo settant’anni di monopolio maschile, ecco finalmente salire sul trono una regista donna, la belga Chantal Akerman. Annoverata tra le principali antesignane del cinema femminista, la Akerman girò Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce, 1080 Bruxelles, una pellicola d’avanguardia uscita in sala nel 1975.

Quarto Potere (1941)

In verità il film era già comparso in classifica nel 2012, piazzandosi al 35esimo posto, ma la sua vittoria di quest’anno sembra essere la piacevole conseguenza della società contemporanea. In effetti, oltre al sacrosanto aggiornamento delle coscienze dei critici maschili, il sondaggio ha visto un numero di donne partecipanti sensibilmente aumentato rispetto al passato. Seguono, come da tradizione, Hitchcock con La donna che visse due volte al secondo posto e Quarto Potere di Orson Welles. Il lungometraggio vincitrice risulta sensibilmente meno accessibile rispetto ai celeberrimi contendenti, a causa di una componente formale profondamente sperimentale e più ascrivibile alla categoria di avanguardia cinematografica.

Jeanne Dielman, 23, Quai du Commerce, 1080 (1975)

In tre ore e mezza, la regista belga mette in scena l’alienazione esistenziale di una casalinga belga, costretta a prostituirsi per mantenere il figlio. Da molti considerato noioso, il film è in realtà un raffinato grido di liberazione delle donne, che manifesta il proprio dissenso anche nello stile volutamente opposto a quello scoppiettante delle pellicole commerciali. 

Ecco le prime dieci posizione della classifica composta da cento pellicole:

1. Jeanne Dielman, 23, Quai du Commerce, 1080 (Chantal Akerman, 1975)

2. La donna che visse due volte (Alfred Hitchcock, 1958)

3. Quarto potere (Orson Welles, 1941)

4. Viaggio a Tokyo (Yasujirō Ozu, 1953)

5. In the Mood for Love (Wong Kar-wai, 2001)

6. 2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968)

7. Beau Travail (Claire Denis, 1999)

8. Mulholland Drive (David Lynch, 2001)

9. L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929)

10. Cantando sotto la pioggia (Stanley Donen e Gene Kelly, 1951)

Nonostante ci sia ancora molta strada da percorrere, crediamo che questa classifica faccia parte di tutti quei piccoli segnali utili ad una necessaria rivoluzione degli equilibri di genere.

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