Salvini, Pos e caffè: le sue dichiarazioni scatenano le polemiche

Le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini sono destinate a scatenare moltissime polemiche. La sua frase sul pagamento di un caffè con la carta sta facendo molto discutere

Oramai sui social network non si sta parlando d’altro se non delle dichiarazioni rilasciate, nella giornata di venerdì 2 dicembre, da parte di Matteo Salvini. Il ministro delle Infrastrutture, a margine del processo ‘Open Arms‘, che si è tenuto nell’aula bunker di Palermo ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito ai pagamenti elettronici ed all’uso del contante. Questa è una delle parti più discusse della legge di Bilancio proposto dal governo targato Giorgia Meloni.

Le dichiarazioni di Salvini faranno scattare le polemiche
Matteo Salvini (Ansa Foto)

Probabilmente la sua è stata semplicemente ironia, ma le polemiche si sono scatenate. E non poche a dire il vero. Anche se, in un primo momento, lo stesso numero uno della Lega aveva dichiarato: “Sono un liberale, ognuno deve essere libero di pagare come vuole“. Anche se, poco dopo, cambia completamente il suo pensiero. In particolar modo da parte del consumatore.

Salvini: “Chi paga caffè con contante è un rompiballe

Se uno vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompiballe. Cerco di pagare in contanti, perché a me piace andare a prelevare al bancomat“. Questo è il suo pensiero in merito al tetto minimo dei 60 euro per l’obbligo del Pos.

Le dichiarazioni di Salvini faranno scattare le polemiche
Matteo Salvini (Ansa Foto)

Poco dopo anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha voluto dire la sua in merito a questa vicenda: “Sulla situazione contanti e Pos, noi abbiamo preso esattamente la media esistente in Europa tra chi pratica zero e chi 10 mila. Un consiglio per chi va in un ristorante che rifiuta il Pos: cambiate ristorante. Se tutti lo facessero, questi ristoranti dovrebbero dotarsi della macchinetta per il Pos“.

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