Iran, continuano le proteste da parte della popolazione: nel frattempo arriva la dura presa di posizione di Teheran nei confronti di chi è stato condannato
La situazione dell’Iran è decisamente complicata. Le proteste da parte di una parte della popolazione continua. Contro le autorità e soprattutto contro le decisioni del governo. Soprattutto dopo la morte di alcune ragazze che sono state freddate dalla polizia per non aver indossato correttamente il velo. Oppure per essersi schierato contro le loro decisioni pagando con la vita.
Nel frattempo, però, da Teheran non arrivano per nulla buone notizie. A rivelarle, con una nota, il capo della magistratura iraniana Gholamhossein Ejei. Secondo quanto riporta l’emittente televisiva ‘Irna‘ pare che i rivoltosi purtroppo subiranno una dolorosa punizione.
Da Teheran, quindi, fanno sapere che i rivoltosi, coloro che sono stati arrestati in seguito alle proteste, verranno “condannati a morte per ‘Muharebeh’ o ‘Fesad fel arz’“. Per chi non lo sapesse si tratta di die capi d’accusa della legge islamica iraniania (‘Guerra contro Dio e Corruzione sulla Terra’).
I condannati verranno impiccati. Il riferimento è ad un gruppo di persone che sono finite in manette dopo le proteste per la morte di Mahsa Amini, freddata con vari colpi di arma da fuoco. In conclusione Ejei ha annunciato: “Sono state emesse anche alcune altre sentenze di reclusione a lungo termine. Chi provocherà la rivolta o incoraggerà altri a scioperare sarà presto convocato“.