Una bellissima iniziativa è quella realizzata a Roma: le vecchie cabine telefoniche diventano delle librerie.
E’ successo tutto nel quartiere Appio Latino di Roma, come riporta il Messaggero, le vecchie cabine telefoniche che oggi non vengono più usate, hanno lasciato il posto alla cultura dei libri.
Al loro interno sono state infatti realizzate delle piccole librerie, si tratta di una importante iniziativa che permetterà a tutti gli appassionati della lettura di avere a disposizione sempre qualcosa da leggere e al tempo stesso anche di far rinascere la cultura in periferia.
“Abbiamo cercato di costituire le fermate poetiche e altri punti di book crossing una in via Orvieto che è presente tra i banchi del mercato rionale, ce ne sono altri sei, all’interno o all’esterno di attività commerciali, speriamo che il comune metta in dismissione altre cabine telefoniche e ci assegni anche le altre per continuare il nostro percorso” queste le parole dette proprio nel Maggio del 2021, giorno dell’inaugurazione.
“Il progetto è nato nel febbraio 2021, quando notai una cabina telefonica abbandonata e dismessa in via Pinerolo, vicino piazza Re di Roma sull’Appia, di fronte un bar” racconta uno degli ideatori del progetto, ovvero Giuseppe Forti e ancora: “L’idea nasce dal book crossing un’iniziativa già in voga molto in nord Europa, l’idea mi piace, decidiamo di riqualificarla con l’aiuto di Simonetta Cervelli, l’altra ideatrice, ricevo migliaia di like e commenti sul mio profilo social, da li la ripuliamo, formiamo l’Associazione “Cervelli forti” ce la facciamo segnare dal comune, sperando che sia la prima di una lunga serie lungo l’asse Appio Tuscolano che va da San Giovanni a Cinecittà”.
Una decisione davvero molto interessante quella di trasformare le cabine telefoniche ormai dismesse in piccole librerie che rende possibile non solo lo scambio di libri per i più appassionati, ma anche un aumento della cultura, specialmente in zone più periferiche della città che più di altre non vanno in nessun modo abbandonate.
E chissà che con il passare del tempo questa idea non possa anche raggiungere altre zone di Roma o magari allargarsi proprio ad altre regioni.